La crisi russa-ucraina ha portato a ripercussioni sull’economia mondiale, compresa l’Italia. Ecco cosa ha detto l’amministratore delegato di Sace, Pierfrancesco Latini, nel corso del webinar ‘crisi Russia-Ucraina: conseguenze economiche e nuovi adempimenti per le imprese italiane’ – organizzato appunto da Sace education – riguardo alla ripartenza economica italiana.
La crisi russa-ucraina è iniziata ormai più di un mese fa e le ripercussioni si stanno verificando su tutti i settori. Ma non solo: queste non coinvolgono solo i due paesi in guerra ma l’intera economia mondiale. In primis, ci sono fattori più prettamente umanitari che vedono tutto il popolo ucraino in grave difficoltà, costretto ad abbandonare le proprie case e le proprie città. Ma oltre a ciò, bisogna sottolineare come le limitazioni, le sanzioni, i costi della guerra, stanno avendo ripercussioni a livello generale ed internazionale.
Crisi russa-ucraina, le ripercussioni sull’economia italiana e mondiale
Da queste premesse, risulta difficile pensare ad una ripartenza economica italiana (e non solo) in maniera immediata e ‘semplificata’. Come detto, la crisi russa-ucraina ha causato un ‘rallentamento’ dell’economia globale. Basti pensare all’export del nostro Paese nei confronti di Russia ed Ucraina oppure al commercio internazionale.
A tal proposito è intervenuto Pierfrancesco Latini, amministratore delegato di Sace education, nel corso del webinar ‘crisi Russia-Ucraina: conseguenze economiche e nuovi adempimenti per le imprese italiane’, organizzato appunto da Sace education. Latini ha dichiarato che la strada per la ripartenza dell’economia italiana è del tutto in salita, a causa proprio di questi rallentamenti dovuti alla guerra.
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Considerazioni e valutazioni per un piano per il futuro
Per questo motivo – ha spiegato Latini – “stanno valutando come si evolve la situazione e l’attuale crisi in modo da comprendere come procedere in futuro. “Stiamo valutando quotidianamente e con estrema attenzione l’evolversi della situazione attraverso un tavolo di crisi interno che coinvolge le nostre migliori competenze: dall’ufficio studi alle strutture di business, all’analisi rischi“.
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Tutta una serie di valutazioni che – ha precisato Pierfrancesco Latini – coinvolgono ed interessano anche le altre istituzioni impegnate sulla crisi russa-ucraina. Quindi, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al Ministero dello Sviluppo Economico fino al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.