Sono molti gli italiani che hanno fatto richiesta di informazioni o di completamento di bunker già iniziati tempo addietro. Ecco cosa sta accadendo
Con l’avvento della guerra in Ucraina, il timore si è insinuato nell’animo degli italiani, al punto che sono aumentate le richieste di costruzione o completamento di bunker in cui nascondersi, ripararsi da tutto e tutti, ma soprattutto da radiazioni e ordigni.
Due ditte lombarde, come riporta l’Agi, la Minus Energie e l’Etica Costruzioni, hanno ricevuto tantissime richieste di costruzione di bunker per civili e ora stanno cercando di far fronte al cospicuo aumento della domanda. Giulio Cavicchioli, che rappresenta la Minus Energia legalmente, ha raccontato che in 22 anni hanno eseguito circa 50 interventi. «Adesso, in 25 giorni, ci sono arrivate oltre 700 richieste di informazioni o di chi vuole completare il lavoro iniziato anni fa».
Coloro che chiamano, generalmente, sono persone tra i 50 e i 60 anni. Si tratta di «persone che vorrebbero essere più tranquille se qualcosa dovesse accadere in futuro anche nel nostro Paese», come spiega il responsabile commerciale dell’impresa Vittorio Paoletti dell’Etica Costruzioni. Cavicchioli spiega che le richieste stanno giungendo un po’ da tutta Italia, da nord a sud.
Gli esperti suggeriscono di costruire un bunker in giardino, rispetto alla cantina, poiché se lo si costruisce nuovo non c’è bisogno di deroghe per le norme. Tra l’altro, un impianto ex novo resiste anche di più. In un bunker si può «restare giorni o settimane, nella fase del picco, nel caso di una esplosione nucleare, c’è la ricaduta del particolato radioattivo molto concentrata nei primi giorni».
Si tratta di settimane e non di mesi, perché, come chiarisce Cavicchioli, i bunker realizzati dalla loro azienda, diversamente da quelli militari, non sono forniti di acqua e “c’è un wc a secco“. Il fatto che non vi sia acqua è perché con le tubature si rischia che esplodano. Naturalmente con una maggiore spesa, ogni cosa è realizzabile.
«Se il cliente vuole, si fa come per i bunker militari che hanno l’acqua corrente. Ma in quel caso si deve prevedere la protezione necessaria per evitare l’allagamento, servono valvole di non ritorno sugli scarichi in fogna, e valvole anti scoppio. E dei water che devono resistere a una pressione di 3 atmosfere».
Per ora i clienti chiedono il bunker “base”. Paoletti racconta che attualmente i progetti richiesti prevedono una «stanza con muri spessi da 40 a 80 centimetri, di cemento armato, porte in piombo, tutti gli impianti per la depurazione dell’aria e dell’acqua, generatori che permettano la sopravvivenza, con tutte le provviste necessarie».
Quanto si spende? Se realizzato in giardino, il costo si aggira dai 2500 ai 3 mila euro al metro quadro. In genere la grandezza è di 30 metri quadri, e si spendono dai 60mila ai 90 mila euro. Per entrambe le aziende lombarde, i costi sono simili. Paoletti chiosa spiegando che l’adattamento di una cantina ha costi minori, « anche se i lavori per ‘trasformarla’ sono importanti. Bisogna prima fare degli studi per capire la sua tenuta aumentando i carichi, poi si posiziona un involucro di almeno 40 cm di cemento armato sulla stessa. Si usa il piombo per la porta, si deve creare una seconda uscita d’emergenza, se non c’è».