Due riforme prevedono un taglio ai bonus e alle detrazioni, inoltre l’assegno unico viene spostato fuori dalla busta paga.
Le riforme di Iperf e del sistema economico a sostegno delle famiglie porteranno all’abbassamento di alcune buste paga a marzo 2022. Dal 1 giorno del mese infatti scatta l’assegno unico e universale per i figli a carico che si basa sul sistema Isee sostituendo il sistema del reddito, di conseguenza vendono ridimensionati i bonus e le detrazioni.
La riforma dell’Irpef prevede il taglio da cinque a quattro aliquote. L’assegno unico sarà versato direttamente dall’Inps sul conto corrente, tramite bonifico presso sportello postale o su carta prepaga con iban, una scelta che è di diritto dello spettante. Di conseguenza l’assegno unico non è più inserito nella busta basta, ecco quindi la riduzione dell’importo totale.
Ma c’è anche da considerare che l’assegno unico verrà versato solo a chi ha inoltrato la domanda entro lo scorso febbraio. Per chi non ha fatto in tempo, sebbene abbia diritto agli arretrati, si dovrà fare la nuova richiesta entro giugno.
La legge di Bilancio 2022 taglia la detrazione per i redditi più alti e il bonus rimane senza tagli per i redditi fino ai 15mila euro. Il cosiddetto bonus Renzi rimane quindi per chi è lavoratore dipendente al di sotto di questa cifra.
Per chi ha un reddito superiore fino a 28mila euro, il bonus viene tolto dalla busta paga e compensato dell’incremento della detrazione fino a un massimo di 945 euro l’anno.
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