Scomparso Taylor Hawkins, batterista dei Foo Fighters: non chiare le cause della morte

Scomparso Taylor Hawkins, batterista dei Foo Fighters. Il musicista è stato trovato senza vita nella sua camera d’albergo. Ancora da chiarire le cause della morte, forse da attribuire a un attacco cardiaco. Un dolore che si ripete per Dave Grohl.

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scomparso Taylor Hawkins, batterista dei Foo Fighters – meteoweek.com

Taylor Hawkins, il batterista che per più di due decenni ha suonato nei Foo Fighters, è prematuramente scomparso nelle scorse ore. A darne il triste annuncio i componenti stessi della band, con un annuncio pubblicato nella serata di venerdì. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, poco prima che il gruppo iniziasse a suonare per la tournè in Colombia. Un dolore che si ripete per Dave Grohl, leader dei Foo Fighters. La stessa band, infatti, ha preso vita da una ben nota tragedia, quella che ha visto la scomparsa del frontman dei Nirvana, Kurt Cobain, morto suicida nel 1994.

“Devastati dalla tragica e prematura scomparsa di Taylor Hawkins”

Taylor Hawkins si è spento a soli 50 anni, e ancora non sono state rilasciate informazioni in merito alle cause che hanno portato al decesso. “La famiglia Foo Fighters è devastata dalla tragica e prematura scomparsa del nostro amato Taylor Hawkins. Il suo spirito musicale e le sue risate contagiose vivranno con tutti noi, per sempre”, recita l’annuncio postato dall’account ufficiale della band su Twitter. “I nostri pensieri vanno a sua moglie, ai suoi figli e alla sua famiglia, e chiediamo che la loro privacy sia trattata con il massimo rispetto in questo momento difficile e inimmaginabile”.

Venerdì la band avrebbe dovuto esibirsi a Bogotá in occasione del Festival Estereo Picnic, e avrebbe proseguito il tour a Lollapalooza Brasil nella serata di domenica. La notizia della scomparsa dell’artista è stata confermata anche dal governo municipale di Bogotà, che ha rilasciato una dichiarazione venerdì sera confermando che i servizi di emergenza della città hanno ricevuto una chiamata d’emergenza. Nella chiamata, il paziente (Hawkins) avrebbe lamentato un “forte dolore al petto”.

Il personale medico sanitario sarebbe giunto tempestivamente in ambulazna presso l’hotel Four Seasons Casa Medina, struttura dove alloggiava la band. I soccorritori, tuttavia, nonostante tutte le manovre di rianimazione avrebbero dichiarato morto il paziente poco dopo. Ancora poco chiare le cause del decesso, sebbene alcune fonti vicine all’artista – non del tutto verificate – parlino di problemi di salute legati al consumo di droga.

Con la diffusione della notizia della morte di Hawkins, numerosi musicisti e celebrità hanno affidato ai social media messaggi di dolore, condoglianze e vicinanza alla famiglia del batterista. “Che Dio ti benedica Taylor Hawkins. Ho amato il tuo spirito e la tua inarrestabile potenza rock”, ha scritto Tom Morello, chitarrista dei Rage Against the Machine. Slash, chitarrista dei Guns N’ Roses, si è definito invece “devastato”: “Non ho parole per esprimere tutti i sentimenti che provo per la sua morte”. A ricordare il 50enne, anche l’ex batterista dei Dream Theater, Mike Portnoy, e Ozzy Osbourne.

Per rendere omaggio alla memoria di Hawkins, durante il festival – che è proseguito senza il concerto dei Foo Fighters – la band Black Pumas, dopo essere salita sul palco, ha chiesto un minuto di silenzio, che si è poi concluso con un forte applauso dei presenti. E sempre in memoria del batterista, decine di candele sono state accese sul palco, mentre sul maxi schermo è apparso il seguente messaggio: “Taylor Hawkins per sempre“. In sottofondo, risuonavano canzoni come My Hero, cantate con affetto dai fan del gruppo.

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