Muore a 84 anni picchiato e legato nella sua abitazione da un rapinatore

Un uomo di 84 anni di Pieve di Soligo (Treviso) è morto in ospedale, dopo che un rapinatore lo ha aggredito e legato in casa. 

Un uomo di 84 anni, Armando Armellin, è deceduto oggi all’ospedale di Treviso, dopo aver subìto una terribile aggressione da parte di un rapinatore. Nello specifico, ieri sera, il malvivente ha atteso che si facesse buio e che le strade di Pieve di Soligo (Treviso) fossero vuote per agire. Forse avrà colto l’occasione di intrufolarsi da una porta aperta per distrazione o da una finestra socchiusa date le temperature di primavera.

Armando Armellin-meteoweek.com

Fatto sta che è entrato nell’abitazione di Armellin, che si trova al primo piano, e si è trovato davanti al proprietario di casa. A quel punto il malvivente, un marocchino di 40 anni, ha assalito l’84enne. Intendeva rapinarlo e ha deciso di non fermarsi neppure di fronte alla reazione dell’anziano, che ha urlato e tentato di farlo fuggire.

Il ladro ha colpito l’84enne con una bottiglia diverse volte, in modo veramente violento, spaccandogli la testa. L’uomo si è quindi accasciato a terra in una pozza di sangue. Poi ha preso l’anziano, lo ha legato con un cordino e ha iniziato a frugare in vari luoghi della casa, cercando qualcosa da rubare.

È poi fuggito da una finestra della casa, a 3 metri di altezza. Saltando però le cose non sono andate come aveva pensato, ha perso l’equilibrio ed è finito nel giardino di un vicino che aveva smesso di cenare, preoccupato per via dei rumori che provenivano dalla casa vicina.

Ha quindi cominciato a urlare “al ladro, al ladro!”. A quel punto un altro vicino ha compreso che stava accadendo qualcosa di brutto e con l’aiuto di altre persone giunte sul posto, ha bloccato il malvivente, poi ha contattato i carabinieri.

I militari sono giunti sul posto in poco tempo e hanno portato in nosocomio l’anziano e il presunto rapinatore. L’84enne è finito in terapia intensiva, gravissimo, e poi è morto stamattina a causa della copiosa perdita di sangue e delle lesioni.

I carabinieri hanno eseguito rilievi per tutta la notte e appena potranno, interrogheranno lo straniero per comprendere cosa volesse rubare di preciso. La procura, che aveva aperto un’inchiesta per rapina e lesioni gravi, in queste ore sta facendo delle modifiche al capo di imputazione.

Intanto il governatore Luca Zaia, prima ancora che si sapesse che l’84enne era morto, aveva scritto che auspicava per il responsabile «il massimo della pena. Un anziano vedovo, che viveva da solo, completamente indifeso che è stato picchiato selvaggiamente nella sua abitazione nel tentativo di una rapina. Fatti di questa gravità non sono tollerabili in una società civile. Nessuno può essere giustificato nell’accanirsi contro una persona anziana, sola e fragile. Ora confido che la giustizia agisca rapidamente e che la punizione sia esemplare», ha chiosato.

 

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