Antonio Gozzini è l’81enne che nell’ottobre del 2019 uccise a Brescia la moglie, l’insegnante Cristina Maioli.
L’uomo venne assolto dalla Corte d’Assise dopo che il consulente della difesa e quello dell’accusa sostennero che era affetto da un delirio di gelosia.
Era stato assolto in primo grado perché affetto dalla patologia del delirio di gelosia, è invece capace di intendere e volere per il procuratore generale che in appello ne ha chiesto la condanna: ventun anni di carcere, questa la richiesta di Guido Rispoli, procuratore generale di Brescia.
L’uomo venne assolto dalla Corte d’Assise dopo che il consulente della difesa e quello dell’accusa sostennero che era affetto da un delirio di gelosia. “La sua gelosia patologica – ha detto il procuratore generale di Brescia in aula – non era mai emersa prima dell’omicidio. Se n’è parlato solo a posteriori solo nel tentativo di trovare una causa di non punibilità”.