A un mese esatto dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, Agi rende noti i sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti.
C’è chi cresce e chi scende nelle preferenze degli italiani. All’interno della maggioranza di governo restano le frizioni e i malumori su temi divisivi come le armi all’Ucraina.
I risultati danno anzitutto in crescita Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni aumenta di oltre un punto il suo consenso e appaia il Partito Democratico in vetta alla classifica dei partiti, toccando quota 21,5% dei consensi virtuali. Arretrano invece la Lega (-0,8%) e il M5S (-1,1%). Per i due partiti si tratta, una volta ancora, del record negativo della legislatura. È da fine gennaio che leghisti e pentastellati sono in caduta nei consensi e non sembrano riuscire e raddrizzare il trend negativo. Stabili invece Forza Italia (da diverso tempo sopra l’8%), Azione (consensi di poco inferiori al 5%) e Italia Viva (che si posiziona attorno al 2,5%).
Ma in seno alla maggioranza non regna certo la concordia
Malgrado l’ampissima maggioranza che sostiene l’Esecutivo guidato da Mario Draghi, un governo di unità nazionale, al suo interno regna un clima tutt’altro che sereno, cadenzato da polemiche settimanali a dispetto di quanto succede nel mondo, con un conflitto armato ai confini europei. Una conflittualità interna che riflette le divisioni sui temi dove gli italiani stentano ad avere una voce sola: come quello, ad esempio, dell’invio di armamenti all’Ucraina a sostegno della resistenza anti russa, come già proposto dal premier Draghi la cui linea interventista ha incassato votazioni favorevoli in Parlamento.
Stando ai dati SWG, su questo tema favorevoli e contrari pareggiano i conti: il 42% è per il sì all’invio di armi (percentuale che tra gli elettori del PD tocca quota 59%) e il 44% è per il no (dato che nell’elettorato leghista sale al 54%). Altri sondaggi consegnano invece una situazione diversa, con una maggioranza di italiani contraria all’invio di armi all’Ucraina.
In tema di politica interna è riemerso un tema divisivo come quello della riforma del catasto, approvata per un pelo dalla maggioranza in Commissione e che, stando agli ultimi sondaggi di Euromedia, vede un 37,7% di italiani favorevoli e il 37,4% di contrari. Secondo i dati SWG la riforma è approvata dal 50% degli intervistati ma solo il 26% la considera realmente urgente (cifra che sale al 47% tra gli elettori PD). Almeno un italiano su due, comunque, non crede alle rassicurazioni del Governo e di Draghi e si dice convinto che la riforma porterà a un aumento delle tasse sugli immobili.