Venduto all’asta, il Comune scopre che non può fare a meno di questo deposito. Ora però dovrà ricomprarlo da un privato il quale lo cederà per una cifra maggiore. Un altro disastro amministrativo della Capitale
Costerà caro ai cittadini romani il pasticcio combinato dall’amministrazione Raggi su un deposito dell’Atac, l’azienda di trasporti di Roma. Il Comune infatti non potrà fare a meno del deposito Vittoria, uno spazio di 17mila metri quadrati, messo all’asta dall’allora sindaca Virginia Raggi per far quadrare i bilanci di Atac.
La soluzione sarà quella di riacquistarlo a un prezzo maggiore di quanto è stato ceduto a un privato cittadino che se l’era aggiudicato. Lo spazio infatti è ora di proprietà della società Sant’Anna per la Famiglia ma il Comune di Roma ha deciso di rivendicarne il diritto di prelazione in quanto sottoposto a vincolo ministeriale in qualità di “insediamento industriale di rilievo storico” su richiesta dell’’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè.
La spesa finale sarà di 4 milioni di euro in più rispetto al prezzo base dell’asta che fu di circa 13 milioni di euro, senza contare che con le tasse si potrebbe arrivare tranquillamente a 20 milioni. Il deposito in questione si trova a piazza Bainsizza, vicino viale Mazzini.
“EVITIAMO UN CONTENZIOSO”
“La questione è stata gestita male dalla giunta Raggi e in ritardo dalla giunta Gualtieri. Abbiamo chiesto una verifica del vincolo e siamo pronti a convocare tutte le parti in causa, anche la società Sant’Anna. Dobbiamo evitare di generare un contenzioso che porterà via altro tempo, la struttura rischia il degrado” è il commento del consigliere di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo che ha convocato la Commissione trasparenza sulla vicenda.