Fece scendere la moglie ubriaca dall’auto e lei morì investita: 4 anni di carcere al marito

Il Tribunale di Pavia ha emesso la sentenza che condanna l’uomo a 4 anni di carcere con l’accusa di abbandono di incapace

Un uomo ha subìto una condanna da parte del Tribunale di Pavia a 4 anni di prigione per abbandono di incapace. Nello specifico, l’uomo è accusato di aver fatto scendere dall’auto sua moglie, ubriaca, che poi è stata investita in modo fatale da un’altra auto.

Sentenza-Meteoweek.com

I giudici hanno condannato P. Carnevale Miino, 61 anni. La tragedia occorse il 12 luglio 2018, in una zona tra la Sforzesca e la frazione Belcreda di Gambolò, in provincia di Pavia. Fu così che è morta Victoria Jacova, 46 anni, moldava, sposata con Carnevale Miino.

Il magistrato aveva chiesto 5 anni per l’imputato, accusato nello specifico di abbandono di incapace, aggravato dal fatto che poi sua moglie ha perso la vita, e dal fatto che la vittima era sposata con l’imputato. Il legale dell’uomo ha già annunciato che farà ricorso in appello.

«Durante il processo, non sono emerse prove dibattimentali né sulla presunta incapacità della vittima, né sul fatto che il marito l’abbia accompagnata in auto e poi abbandonata nel luogo dove è stata investita. Leggeremo le motivazioni della sentenza, ma già da adesso possiamo anticipare contro una sentenza che riteniamo ingiusta», ha detto.

La vicenda

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Nell’udienza precedente, il marito della vittima aveva detto che la sera in cui è occorso il sinistro, sua moglie sarebbe uscita dalla loro abitazione a piedi, e che non aveva portato il cellulare con sé. L’uomo aveva anche dichiarato di essere uscito a cercarla e, arrivato sul posto, una zona in cui di solito si appostano le prostitute, aveva scoperto che la moglie era stata investita in modo letale.

Il magistrato, tuttavia, non ha considerato verosimile tale versione, e ha messo in evidenza le responsabilità di Carnevale Miino. L’avvocato della difesa ha detto che il suo assistito «deve essere assolto, perché non ci sono prove che la moglie sia scesa dall’auto per raggiungere la strada dove è stata investita. Inoltre non era in uno stato di ubriachezza tale da perdere la capacità di intendere e di volere».

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