Docenti no vax tornano a scuola dal 1° aprile, ma non potranno insegnare: questo quanto stabilito dall’ultimo decreto del governo in materia Covid-19. Il preside nominerà supplenti e destinerà i prof no vax ad altre mansioni.
Il governo ha delineato una road map che possa permettere al nostro Paese di tornare, passo dopo passo, verso una nuova “normalità”. Con lo scadere dello stato d’emergenza, che rimarrà in vigore senza proroga fino al 31 marzo, dal primo aprile si assisterà dunque a un graduale allentamento delle misure restrittive rimaste in vigore contro la pandemia di Covid-19. Con il nuovo decreto sono state tracciate le norme che ridefiniscono l’obbligo vaccinale, così come anche quelle che vanno a toccare la questione Green pass. Ciò riguarda ovviamente anche la popolazione scolastica: dal 1 aprile, infatti, i docenti potranno tornare a scuola anche senza essere provvisti di Super Green pass.
Docenti no vax tornano a scuola, ma non in classe: 3.800 i prof inadempienti
Con lo scadere dello stato d’emergenza, però, non scadrà anche l’obbligo vaccinale. La vaccinazione (compresa la terza dose), infatti, continua ad essere necessaria fino al 15 giugno per tutte le categorie di lavoratori che fanno parte del mondo della scuola e università – presidi, docenti e personale Ata. Tuttavia, dal 1 aprile cadrà l’obbligo di Super Green pass su tutti i luoghi di lavoro: ad essere richiesto sarà soltanto il Green pass base (per il quale è necessario effettuare un tampone negativo entro le 48 ore precedenti, che diventano 72 nel caso di test molecolare).
I docenti no vax, quindi, potranno rientrare a scuola già a partire dal primo giorno di aprile. Tuttavia, viene sottolineato, il dirigente d’istituto dovrà destinarli ad altre mansioni che non siano quelle relative all’insegnamento. Questo secondo quanto stabilito dal Dl 24/2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 marzo. Per i circa circa 3.800 docenti inadempienti all’obbligo vaccinale, dunque, verrà impedito di svolgere attività didattiche a contatto con gli alunni. Per questo verranno stanziati circa 30 milioni, da destinare principalmente alla loro sostituzione sino al termine dell’anno scolastico.
Ad effettuare una prima quantificazione della platea di insegnanti no vax è stata al Ragioneria generale dello Stato. Nello specifico, la relazione tecnica parla di 3.812 al 23 marzo – di cui 2.677 docenti di ruolo e 1.135 non di ruolo. Sul posto lasciato libero da un docente inadempiente all’obbligo vaccinale, il dirigente scolastico è tenuto a nominare un supplente fino al termine delle lezioni, ovvero fino in data 30 giugno 2022.