I fatti di cronaca degli ultimi giorni riaccendono l’attenzione su uno dei problemi mai del tutto risolto che colpisce Roma: le baby gang. Ci sono delle zone, però, considerate più pericolose delle altre. Soprattutto se frequentate di notte.
Da Casal Monastero a Trastevere, Roma si ritrova di nuovo a gestire il problema delle baby gang che, con coltelli e minacce aggrediscono giovani e adulti.
Le baby gang romane sono per lo più formate da adolescenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni. In alcuni casi, però, vi sono anche membri con più di 30 anni. Gruppi di ragazzi romani o con origini romane. La Prefettura di Roma si è già messa a lavoro per studiare soluzioni atte a fermare o comunque rallentare questo fenomeno che, negli ultimi mesi, preoccupa la Capitale.
Le zone più pericolose
La Prefettura ha, inoltre, individuato le zone ritenute più pericolose, soprattutto in tarda serata. Parliamo di periferia, ma non solo. Le baby gang, infatti, stanno iniziando a frequentare e colpire nelle zone più centrali, quelle in cui nel fine settimana si concentra la movida. Tra le zone più centrali e pericolose vi sono Flaminio e i Piarioli dove le baby gang mettono a segno dei furti ai danni di negozi che vendono alcolici e con proprietari stranieri, per lo più cinesi o bengalesi. Stessa situazione si verifica alla Balduina e in zona Medaglie D’Oro: in questo caso, però, se i commercianti reagiscono, il furto di materiale presente nel negozio si trasforma poi in aggressione fisica.
Danni a bus e altri mezzi di trasporto si verificano, invece in zona Magliana e Trullo. Droga e criminalità caratterizzano anche luoghi più periferici come Tor Bella Monaca e San Basilio.