Larry Fink è uno dei pochi veri guru di Wall Street. E’ il numero uno di un colosso come BlackRock e la sua visione della guerra in Ucraina non può non colpire.
Per Fink la guerra in Ucraina rischia davvero di ridisegnare l’economia mondiale. BlackRock è il più grande gestore di fondi del pianeta e quando il suo amministratore delegato Larry Fink scrive una lettera agli azionisti per spiegare che cosa sta succedendo al mondo non si può non tenerne conto.
Per Fink bisogna prestare la massima attenzione all’invasione russa dell’Ucraina perché avrà il potere di ridisegnare l’economia planetaria. Secondo Fink l’invasione russa all’Ucraina agirà in vari modi per trasformare il pianeta.
Fine della globalizzazione per come la conosciamo
Innanzitutto questo duro conflitto bellico può avere il potere di far tramontare il mito della globalizzazione. Secondo Fink la globalizzazione come l’abbiamo intesa negli ultimi 30 anni è al tramonto. Da questo momento in poi sia gli stati che le aziende cominceranno a guardare con più diffidenza alla dipendenza dall’estero.
Il grande mercato globale dove tutti si riforniscono da tutti e dove ogni cosa è infinitamente interconnessa con tutto il resto entra in crisi. Senza evocare scenari autarchici, Fink ritiene che capi di stato e manager cercheranno di fare affari e soprattutto di produrre facendo affidamento alle risorse interne al proprio paese o a quelle dei paesi più vicini ed affidabili. La grande conseguenza di ciò sarà una fiammata dell’inflazione. Dunque l’inflazione salirà ancora di più rispetto ai livelli attuali già fortissimi. Sarà la guerra direttamente a far salire i prezzi delle materie prime, ma sarà anche questa fine della globalizzazione spinta a rendere la produzione più cara e di conseguenza a far salire il costo della vita.
Forte inflazione
Ricordiamo infatti che è stata la globalizzazione a creare una bulimia di merci a bassissimo costo e Fink prevede che tutto questo subirà un drastico ridimensionamento. Dunque la guerra ridisegnerà il mondo nel senso di renderlo sicuramente più caro dal punto di vista del costo della vita. Fink inoltre sottolinea il grande potere dei mercati dei capitali. La Russia giunta ad un passo dal default dimostra come i mercati di capitali abbiano il potere di fornire liquidità a chi opera nel sistema ma anche di tagliare fuori chi risulti aggressivo o cerchi di operare fuori dal sistema. Il numero uno di BlackRock sottolinea come i mercati dei capitali in questo frangente abbiano dimostrato di avere un grande potere e di poter essere un’arma efficace.
Ambiente e valute digitali
Ma la guerra in Ucraina avrà anche un grande prezzo dal punto di vista ambientale. Infatti la guerra in Ucraina sta spingendo tanti paesi del mondo a tornare al carbone e questo chiaramente rallenta il processo per arrivare ad un net zero in pochi anni. Ma Fink da questo punto di vista è ottimista: è vero che la guerra in Ucraina adesso incrementerà l’utilizzo del carbone, ma in prospettiva renderà ancora più evidente quanto le fonti rinnovabili siano preziose. Inoltre secondo Fink la guerra in Ucraina spingerà molto verso l’adozione di criptovalute e di valute digitali. Oltre a velocizzare l’adozione di valute digitali la guerra in Ucraina metterà il turbo anche alla pratica dello smart working.