L’’imprenditrice Jona Mullaraj, 36enne militante leghista, è stata condannata per un carico da 450 chili di hashish nascosto in un garage. Lei si dichiara estranea alla vicenda e ricorre in appello.
3 anni e 8 mesi di reclusione per essere stata trovata con un carico di 450 chili di hashish nascosti in un box auto. Questa la decisione del giudice nei confronti di Jona Mullaraj, imprenditrice brianzola di 36 anni militante della Lega e grande sostenitrice dei movimenti no vax e no green pass.
Spesso ritratta sui social insieme ad esponenti leghisti e con simboli e colori del partito, era a processo insieme a Bruno La Marca, Alessandro Barbieri e Rosario Abbene, condannati con le stesse accuse tra i 3 e i 4 anni e mezzo di detenzione. Second0 le indagini Mullaraj era la detentrice degli stupefacenti, conservati in un garage a Cesano Maderno con contratto intestato a un’altra donna che fungeva da prestanome.
Nessuna delle persone coinvolte pensava di finire nel mirino delle forze dell’ordine, se non fosse stato per un episodio: Abbene, l’uomo che era stato incaricato da Mullaraj di custodire la partita di droga, aveva messo in scena un furto con la complicità di Barbieri e La Marca. Da qui gli accertamenti dei carabinieri che hanno portato alla scoperta.
RICORSO IN APPELLO
L’avvocato difensore Gianluca Crusco ha già annunciato il ricorso in appello in quanto Mullaraj si dichiara totalmente estranea alla vicenda. La donna era agli arresti in attesa del processo ma aveva ottenuto la scarcerazione per scadenza dei termini di custodia.