Prima il sostegno al governo Draghi, poi i candidati per le urne dello scorso autunno, infine l’elezione del presidente della Repubblica: i leader del centrodestra non riescono più a mettersi d’accordo su nulla. La prossima sfida per Berlusconi, Meloni e Salvini saranno le amministrative 2022. Non è bastato lo scoppio della guerra in Ucraina per distendere gli animi che agitano il centrodestra. Le tensioni palpabili che esistono all’interno della coalizione da mesi e che si sono rese ancor più evidenti nelle trattative per le elezioni del presidente della Repubblica, tornano a farsi sentire.
L’ultimo episodio della saga è stato il non matrimonio del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Oltre a non aver invitato la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, durante la finta cerimonia il Cavaliere ha definito Matteo Salvini, capo della Lega, “l’unico leader del centrodestra”.
Un atteggiamento poco gradito da Meloni che, forte dei sondaggi che piazzano il suo partito in testa al Carroccio, ha riferito di esserci rimasta male per la frase di Berlusconi, ma ha anche specificato che “i leader non si decidano a tavolino ma li decidono gli italiani”. Presto gli scambi di frecciatine lasceranno spazio a scontri ben più importanti: quest’anno si terranno le elezioni amministrative in centinaia di comuni italiani, e Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia devono mettersi d’accordo il prima possibile sugli eventuali candidati.
Scelte decisive, soprattutto considerato il flop alle urne dello scorso autunno. Fallimenti che sono sempre stati il riflesso di una crisi interna alla coalizione. “Non so rispondere alla domanda se per la Lega e per Forza Italia sia prioritario far vincere il centrodestra o mettere un freno a Fratelli d’Italia. Io sono sempre stata nel centrodestra, non ho mai fatto accordi con la sinistra, siamo leali. Ora chiedo chiarezza agli altri. Sulle amministrative siamo disponibili a valutare le situazioni ma – ha ricordato infine Meloni – non sempre viene lo stesso dagli altri”.