È quanto il premier italiano ha comunicato in Aula alla Camera prima del vertice europeo di Bruxelles.
Per il premier occorre vigliare per prevenire il rischio che la Russia possa agire per destabilizzare anche l’area balcanica.
È la preoccupazione che fa trapelare Palazzo Chigi. Mario Draghi ha puntato il dito sull’azione destabilizzatrice di Mosca nell’area balcanica sottolineando la necessità di prevenire possibili tensioni in quella zona. “Dobbiamo monitorare con attenzione quanto accade nei Balcani occidentali, per prevenire possibili azioni destabilizzatrici di Mosca” ha detto Draghi nel suo intervento alla Camera per le comunicazioni preliminari al Consiglio europeo che si terrà a partire da domani a Bruxelles.
“Nel Consiglio – ha spiegato il premier – discuteremo della prolungata crisi politica in Bosnia-Erzegovina”. Lo sforzo sarà quello di “disinnescare le provocazioni secessioniste della Republika Srpska” e ridimensionare “la crisi politica e istituzionale che paralizza il Paese dallo scorso luglio”. Occorre pertanto che la Bosnia-Erzegovina prosegua con le riforme indispensabili nel suo processo di avvicinamento all’Unione Europea. L’obiettivo, ha concluso il primo ministro, è quello di “assicurare l’organizzazione delle elezioni politiche in autunno, per evitare ulteriore incertezza nel Paese”.