Volodymyr Brugov, rettore dell’Università di Kiev, rivolge un appello affinché si cessi il fuoco:«Fermate questa guerra, vi prego»
Volodymyr Brugov, rettore dell’Università Taras Shevchenko di Kiev, una delle più grandi del Paese, intervistato dall’Adnkronos, rivolge un appello affinché si fermi la guerra che sinora ha devastato «548 istituti statali, circa 30 sono istituti universitari e 72 sono stati completamente distrutti. Questi non sono obiettivi militari, sono civili, colpiscono i ragazzi e il loro futuro. Fermate questa guerra, vi prego».
L’Università Shevchenko ha circa 30mila insegnanti, mille ricercatori e 30mila studenti. «Qualche giorno fa è morta sotto le bombe una nostra studentessa, si chiamava Yulia Zdanovska, aveva 21 anni e aveva vinto le Olimpiadi di matematica del 2017 in Massachusetts», afferma il rettore, che prosegue spiegando che «era andata a trovare i genitori tra l’8 e il 9 marzo, ma i missili l’hanno uccisa».
Brugov precisa che a dover convivere con la guerra «eravamo abituati, non è iniziata oggi ma nel 2014, eravamo dunque consapevoli. Ma non ci saremmo mai immaginati che nel centro dell’Europa nel 21esimo secolo sarebbe potuta succedere una cosa del genere».
Il rettore racconta ancora che sono parecchi gli universitari che hanno deciso di arruolarsi per combattere. «L’università ha un reparto apposito che prepara gli ufficiali, i militari, e quelli si sono arruolati per lavoro. Ma circa 500, tra docenti e studenti, si sono uniti per combattere tra i volontari. Il nostro decano della facoltà di storia ora è un capo della divisione della difesa territoriale».
Brugov si è detto concorde con questa scelta, pur rendendosi conto che è un dramma, poiché gli studenti dovrebbero essere sui libri, non al fronte. Ovviamente le lezioni sono state sospese. Il rettore ha raccontato anche che hanno creato alcuni dormitori all’interno dell’università, e attualmente ci sono 12mila ospiti.
Il padre del rettore era russo ma si era trasferito in Ucraina per studiare e infine è rimasto nel Paese. La moglie di Brugov è Ucraina, di una regione che i russi hanno occupato nel 2014, quando è cominciata la guerra. L’uomo aggiunge ancora:«C’è strazio c’è in me, certo. Ma con i miei parenti che vivono in Russia dal 2014 non abbiamo alcun rapporto, queste persone o non capiscono o non vogliono capire».
Sull’esito di questa guerra, pur essendo arduo azzardare pronostici, il rettore afferma:«Vinceremo sicuramente perché restiamo qui a difendere la nostra patria. Il ‘mondo russo’ che Putin voleva proteggere lui lo sta distruggendo, sta radendo al suolo tutte le città che avevano più collegamenti con la Russia, che parlavano russo, da Mariupol in poi. Fermate la guerra, perché gli ucraini combatteranno fino alla fine», chiosa.