Corteo per la pace. Gamberini (Pap): “No all’invio di armi in Ucraina”[VIDEO]

A Roma nel quartiere di Cinecittà si è svolto un corteo per la pace promosso dall’ “Assemblea romana contro la guerra” 

Fuori l’Italia dalla guerra” – “Fuori la Nato dall’Europa” – “Via le basi dai quartieri popolari” – “No all’economia di guerra e all’invio di armi, sì alle spese sociali
Questa alcune delle parole d’ordine scandite dai presenti lo scorso sabato 19 marzo a Roma, nel corteo mpopolare che si è snodato tra piazza San Giovanni Bosco e piazza dei Consoli, nel quartiere Tuscolano.

Diverse le sigle coinvolte nell’iniziativa a favore di una risoluzione diplomatica del conflitto e per la cessazione di invio di armi nelle zone di guerra: Unione Sindacale di Base, Potere al Popolo, Studenti dell’opposizione studentesca, Cambiare rotta, etc…
Il percorso , così particolare e fuori dalla consuete sedi di manifestazioni cittadine, è stato scelto per la presenza della base del Comando Operativo di Vertice Interforze nell’ex areoporto militare di Centocelle.

Siamo qui per dire il nostro no alla guerra, all’invio di armi e alle spese militari. Sappiamo che le potenze occidentali non sono spettatrici, ma direttamente coinvolte nel conflitto, in un territorio come quello ucraino dove  8 anni fa c’è stato un colpo di stato” spiega Beatrice Gamberini di Potere al Popolo .

Noi chiediamo un immediato cessate il fuoco, una fine del conflitto e una soluzione diplomatica. Il Parlamento pochi giorni fa ha ratificato l’aumento delle spese militari fino ad arrivare a 38 miliardi l’anno, il 2% del PIL . Sta avvenendo un riarmo sul piano della NATO e della UE che fa solo presagire orizonti di guerra.”

Secondo Gamberini il corteo serve a sottolineare come il popolo italiano chieda il “Rifiuto totale della guerra e di ogni forma di conflitto. In una pandemia gravissima le spese devono andare per il lavoro e devono essere spese per il sociale, non spese militari“.

 

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