L’emergenza data dalla guerra in Ucraina sta portando molti cittadini e associazioni a donare denaro. Ma la polizia sta monitorando il web e sta scovando parecchi tentativi di truffa, soprattutto tramite chat
La guerra in Ucraina ha fatto scattare una lunga catena di solidarietà, fatta di volontariato e donazioni. Come sempre, però, gli sciacalli sono dietro l’angolo e anche in questo caso, come avverte la polizia postale, ci sono persone che tentano di approfittare dalle tragedie.
La polizia ha invitato i cittadini a stare attenti alle truffe in merito alle donazioni per gli ucraini, e se si dovesse sospettare di qualche inganno bisogna contattare subito la polizia postale. «L’emergenza umanitaria, sta generando una forte spinta di cittadini e associazioni ad effettuare donazioni e a dare disponibilità di accoglienza in favore del popolo ucraino. La Polizia Postale e delle Comunicazioni sta effettuando un’ampia attività di monitoraggio nel web, constatando tentativi di truffa prevalentemente attraverso l’utilizzo di sistemi di messaggistica istantanea», fanno sapere dalla polizia in una nota.
La polizia dà delle raccomandazioni importanti per evitare di cadere nelle trappole:«Le raccolte di fondi a scopo benefico vengono generalmente concordate con l’ente pubblico al quale la somma è destinata, che in genere la pubblicizza sulle sue pagine web ufficiali; pur essendo possibile che una raccolta fondi non autorizzata possa poi effettivamente giungere al destinatario indicato, è importante che il cittadino, prima di effettuare la donazione, verifichi se sulla pagina web ufficiale del destinatario, vi siano le corrette coordinate bancarie, diffidando delle richieste di versamento su carte di credito ricaricabili; in caso di dubbio contattare gli uffici della Polizia Postale e delle Comunicazioni sul territorio, facilmente rintracciabili sul web o rivolgersi al sito ufficiale della Polizia Postale e delle Comunicazioni www.commissariatodips.it per chiedere informazioni».
Oltre alla polizia, a lanciare l’allerta in merito a queste truffe online è anche l’Unc (Unione Nazionale consumatori), che per voce del suo presidente Massimiliano Dona, avverte:«È sconcertante che ci sia chi approfitta di questa situazione per il proprio tornaconto. Un chiaro indizio di truffa è la richiesta di versare il denaro su una carta ricaricabile o con sistemi di pagamento non rintracciabili».
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