Olio d’oliva alternato: la Dia sequestra un opificio e beni per 1.5 milioni
Trafficava olio d’oliva adulterato, con questa accusa la Direzione Investigativa Antimafia di Bari ha sottoposto a sequestro il prodotto di un imprenditore della provincia di Foggia. L’uomo aveva già subito delle condanne diversi anni fa proprio a causa del traffico di olio d’oliva alterato, avendone però trattato il commercio si in Italia che all’estero.

Trafficava olio d’oliva adulterato, con questa accusa la Direzione Investigativa Antimafia di Bari ha sottoposto a sequestro il prodotto di un imprenditore della provincia di Foggia. L’uomo aveva già subito delle condanne diversi anni fa proprio a causa del traffico di olio d’oliva alterato, avendone però trattato il commercio si in Italia che all’estero.
Secondo gli inquirenti c’era una sproporzione tra la capacità di reddito dell’imprenditore e la sua attività lavorativa, fatto che ha messo in allarme la Dia.
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La società e l’immobile a essa collegati sono stati sottoposti a sequestro insieme a tre mezzi, tre appartamenti, un opificio, il terreno e rapporti finanziari per un totale di circa 1,5 milioni di euro.