Pandemia, parla il biologo Bucci: “Zero casi Covid impossibile”. E attenti alle infezioni di ritorno dagli animali

“Se qualcuno non ne fosse convinto zero Covid è impossibile, questo virus avrà sempre a disposizione ospiti sufficienti e non vi sono vincoli alla sua patogenicità”. Non usa mezzi termini il biologo Enrico Bucci, che insegna alla Temple University di Philadelphia.

Per il biologo i rischi per l’uomo provengono anche dal mondo animale.

C’è il rischio che il contagio passi all’animale per poi, dopo una mutazione, ritornare all’uomo.

 

Il biologo Enrico Bucci, professore della Temple University di Philadelphia – Meteoweek

Bucci stila una lunga lista di animali, dal castoro alla lepre, passando per l’avicola rossastra e il pangolino asiatico, potenzialmente in grado di essere infettati dal Covid. Per alcune di queste specie infatti “è stata dimostrata l’evoluzione di mutazioni e in molti lo sviluppo di malattia sintomatica”, spiega il biologo. Una lista che con ogni probabilità è ancora più lunga di quella al momento conosciuta.

Per alcune specie dimostrata la possibilità di essere contagiate dal Covid e poi reinfettare l’uomo

Il pangolino asiatico, uno dei possibili “ospiti” del virus – Meteoweek

Inoltre, avvisa Bucci, “per il visone, il criceto e il cervo dalla coda bianca si è dimostrato che il virus, una volta infettata una popolazione, muta, ed è in grado poi di reinfettare essere umani”.

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Nelle fasi iniziali della pandemia, spiega il professore della Temple University, è del tutto possibile che gli animali asiatici, tra i quali quelli venduti al mercato di Wuhan, possano “aver funzionato da ospiti intermedi”. Come è plausibile che il morbo possa essere direttamente partito da specie animali come i pipistrelli, nei quali sono stati rinvenuti virus molto somiglianti al Covid e potenzialmente in grado di infettare l’uomo.

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Per questa ragione, spiega Bucci, “l’obiettivo ‘zero Covid’ è impossibile” e per questo, a suo giudizio, “è necessario insistere nella ricerca di vaccini ad ampio spettro”. Il biologo conclude facendo notare che adesso dovrebbe apparire evidente la ragione per cui si parla tanto di “One Health”: la salute di ognuno, sulla terra, dipende da quella di tutti gli altri abitanti del pianeta, ricorda Bucci chiedendo anche di finirla una volta per tutte con l’allevamento di animali da pelliccia.

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