Ucraina, Pechino: “No a fake news per screditare la Cina”

Pechino risponde alle voci giornalistiche che parlavano di un suo presunto supporto militare e economico all’invasione dell’Ucraina. Lo ha fatto attraverso il diplomatico Yang Jiechi, dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, che ieri ha incontrato a Roma Jake Sullivan, il consigliere americano per la Sicurezza nazionale.

Per bocca del suo ex ministro degli Esteri Pechino ha dunque voluto dire no alla fake news e a tutto ciò che miri a distorcere o screditare la posizione della Cina.

Yang Jiechi, il diplomatico di più alto livello della Cina, noto come la “tigre” della diplomazia cinese, ha insistito su questo punto nel suo colloquio col consigliere statunitense Sullivan.

Yang Jiechi, la “tigre” della diplomazia cinese – Meteoweek

Yang, a capo anche dell’Ufficio della Commissione Affari Esteri del Comitato Centrale del Pcc, ha ribadito che la Cina promuove il rispetto dell’integrità territoriale di ogni paese oltre che l’osservanza degli scopi e dei principi della Carta dell’Onu.

Cina: favorire i colloqui di pace tra Russia e Ucraina

Yang Jiechi e, a destra, il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan – Meteoweek

La Cina, ha detto Yang, vuole favorire i negoziati e le trattative di pace tra russi e ucraini e invita la comunità internazionale a fare altrettanto così da raggiungere risultati concreti nel minor tempo possibile. Pechino invita tutte le parti in causa a usare la più grande moderazione, in modo da tutelare le popolazioni civili e evitare lo scoppio di una crisi umanitaria di ampia portata.

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Yang ha aggiunto che la Cina si impegna, come ha fatto finora, a fornire assistenza umanitaria di emergenza al paese ucraino ed è intenzionata a proseguire in tal senso.

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Allo stesso tempo Yang ha anche sottolineato la necessità di contestualizzare storicamente la crisi ucraina per individuare con chiarezza l’origine del contenzioso e trovare una soluzione che risponda alle legittime preoccupazioni di tutte le parti belligeranti. Per il diplomatico cinese è necessaria una prospettiva a lungo raggio e condivisa per promuovere la sicurezza e la pace sul suolo europeo e nel mondo.

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