La Guardia di Finanza di Teramo ha portato alla luce una serie di irregolarità riguardanti un appalto da oltre 2 milioni di euro per dei lavori in una scuola dell’infanzia. Sotto inchiesta sono finite cinque persone e due società.
Le indagini sono state eseguite dalla Fiamme Gialle di Teramo, in coordinamento con la Procura della Repubblica locale.
Al termine dell’investigazione i finanzieri hanno contestato una serie di reati in materia di pubblici appalti.
Nel mirino della Finanza è finita una gara d’appalto bandita dal Comune di Teramo nel 2016. Si trattava della costruzione di una scuola dell’infanzia, un progetto realizzato nel 2021 per un costo totale che superava i 2 milioni di euro.
Indagati in cinque: tre dipendenti comunali e due rappresentanti legali delle società
Secondo gli investigatori tre dipendenti comunali avrebbero agito in maniera irregolare per favorire le imprese che si sarebbero poi aggiudicate i lavori permettendo loro di ricavare un guadagno superiore a 455 mila euro.
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Queste ultime poi avrebbero costituito una associazione temporanea di impresa solo per cumulare i requisiti richiesti dalla gara d’appalto generando così una turbativa d’asta. Per questo sono stati indagati, oltre ai tre dipendenti del Comune, anche due rappresentanti legali delle società coinvolte nei lavori.
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La Procura ha rinviato a giudizio gli indagati per i reati di “abuso d’ufficio”, di “turbata libertà degli incanti” e di “truffa in danno dello Stato” mentre alle società viene contestato l’’illecito amministrativo dipendente da reato”.