La guerra in Ucraina è un dramma che ci sconvolge per il costo in termini di vite umane e per la devastazione che crea. Come ogni guerra porta miseria, morte e desolazione.
Ma la guerra in Ucraina sta anche facendo venir fuori delle criticità notevoli per quello che riguarda l’economia di tutto il pianeta. È dall’inizio della settimana che la borsa cinese accusa un autentico crollo. È solo l’ultimo effetto di un’onda lunga che partendo da Kiev rischia di mettere in ginocchio tutto il mondo.
L’attacco russo in Ucraina si inserisce in una crescita della tensione progressiva che va avanti da decenni. Gli ucraini rivendicano il loro diritto ad autodeterminarsi mentre i russi asseriscono che la NATO ormai li abbia circondati. Purtroppo la guerra in Ucraina non arriva in un momento sereno per l’economia mondiale: tutt’altro. L’economia del pianeta esce a pezzi dalla pandemia di Covid e paga il suo costo più alto in termini di inflazione. Ufficialmente in Italia l’inflazione è al 6%, ma secondo molti economisti in realtà con la guerra in Ucraina siamo arrivati ormai al 10%.
D’altro canto a 10% è anche l’inflazione negli Stati Uniti ormai. Un’inflazione così forte rischia seriamente di trasformarsi in stagflazione. Stagflazione è una parola apparentemente complessa, ma in realtà vuol dire quello che probabilmente è il peggiore degli scenari economici in assoluto, vale a dire la presenza contemporanea di alta inflazione e recessione dell’economia. Sia chiaro, l’economia italiana non è ancora in recessione ma un recentissimo report di Goldman Sachs asserisce che Italia e Germania potrebbero ben presto non solo entrare in recessione ma trascinare in recessione tutta l’Europa. Insomma una scenario veramente drammatico reso ancora più pesante dal default russo che diventa ogni giorno più probabile.
A questo punto si può ben dire che tutto il mondo è coinvolto in una spirale economica assolutamente distruttiva. Stati Uniti ed Unione Europea sono prossimi alla stagflazione, o almeno questo si teme. La Russia è prossima addirittura al default.
Teoricamente soltanto la Cina dovrebbe salvarsi da questo scenario disastroso. Invece proprio la Cina sta registrando le peggiori performance in borsa. Anzi, si può ben dire che oggi la Cina sia un vero e proprio sorvegliato speciale. Le cause sono molteplici. Un’impennata dei casi di covid che ha costretto ad un lockdown come non si vedeva da tempo. Tante imprese strategiche ferme e il rischio di essere trascinati nella guerra in Ucraina. Infatti Mosca ha chiesto aiuto per la guerra a Pechino e se Pechino dovesse rispondere di sì, la NATO potrebbe imporre un durissimo embargo anche alla Cina e a quel punto l’economia mondiale rischierebbe davvero di precipitare. Con conseguente impennata drammatica dell’inflazione.
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