Turisti russi, Italia addio: e con loro se ne vanno 980 milioni di euro

Presto, molto presto, potrebbero non essere solo il grano e il gas russo a mancare all’Italia. Da tempo infatti il nostro paese è diventato la meta privilegiata di una fauna turistica molto danarosa: gli oligarchi russi, proprio loro, da anni diventati habitué delle piazze italiane alle quali hanno portato in dote un cospicuo giro di denaro.

Ma ora, dopo la guerra in Ucraina, questo afflusso di denaro potrebbe prosciugarsi completamente.

Le spese pazze degli oligarchi – e i loro investimenti italiani – rischiano di svanire come neve al sole in conseguenza degli effetti del conflitto armato voluto da Mosca.

Lo ha documentato “Zona Bianca”, la trasmissione condotta su Rete 4 da Giuseppe Brindisi, che ha portato le sue telecamere a Forte dei Marmi, il Bengodi dei super ricchi russi abituati a spendere e spandere cifre da capogiro in ville, shopping e servizi di extra-lusso.

Gli alberghi lussuosi degli oligarchi a Forte dei Marmi

Il magnate russo Oleg Tinkov in una foto d’archivio e la sua villa sul lungomare di Forte dei Marmi – Meteoweek

Un esempio eloquente lo offre la villa (valore: 8 milioni di euro) del magnate Oleg Tinkov, fondatore della Tinkoff Bank e quindicesimo uomo più ricco di tutte le Russie.

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La villa è stata convertita in un lussuosissimo hotel in grado di offrire ai suoi clienti, oltre a cinema e spa, anche uno yacht, il tutto per la modica cifra di partenza di 69 mila euro a settimana.

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Non è del resto l’unica struttura simile presente in zona. Pernottare qui può costare, in estate, anche 100 mila euro al mese, senza contare le cene esclusive e lo shopping di lusso. Prima della pandemia la spesa era superiore ai 980 milioni di euro. Già messa in crisi dal Covid, adesso la guerra ucraina rischia di dare il colpo di grazia a un ragguardevole giro d’affari.

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