Bari, raccoglievano denaro per finanziare imam jihadista in Albania

Quattro uomini albanesi, che risiedono da diverso tempo nel nostro Paese, sono finiti in manette, dopo un’inchiesta portata avanti tra Bari e Cuneo. L’accusa per tutti e quattro è di aver finanziato condotte a scopo terroristico in concorso nonché istigazione a delinquere 

 

Uno dei quattro albanesi arrestati stamane con l’accusa di aver finanziato condotte a scopo terroristico ha 32 anni e si chiama M. Yijan. L’uomo risiede da anni a Rutigliano, in provincia di Bari, e da quanto si apprende avrebbe portato avanti una raccolta fondi in favore di un imam della Moschea ‘Xhamia e Letres, di Kavaje, in Albania.

Tale imam fu arrestato nel 2014 e condannato dalla Corte d’Appello di Tirana, nel 2016, a 17 anni di carcere. L’accusa era di “reclutamento di persone per commettere atti con fini terroristici o di finanziamento al terrorismo”, “istigazione appello pubblico e propaganda al fine di commettere atti terroristici” nonché “istigazione all’odio e al conflitto”.

Oltretutto, l’imam avrebbe avuto legami con l’associazione terroristica Isis Daesh e avrebbe coordinato una cellula di reclutamento del gruppo, che operava nelle moschee della zona balcanica. Costui avrebbe anche inviato decine di persone a combattere in Siria e avrebbe favorito una divisione religiosa tra musulmani albanesi e comunità cristiana.

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Yijan, per ottenere fondi a favore dell’imam, avrebbe fatto uso di una chat whatsapp detta “Komuniteti Mysliman Ban”. Avrebbe inoltre preso precauzioni per trasferire denaro in Albania, in modo che non fosse possibile tracciarlo.

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Con lui sono finite in manette altre tre persone. I quattro albanesi sono accusati di aver finanziato condotte a scopo terroristico in concorso nonché istigazione a delinquere di tipo aggravato.

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I complici dell’uomo hanno fatto da intermediari e hanno provveduto a divulgare il progetto di finanziamento per raccogliere denaro a favore dell’imam. Gli altri tre arrestati sono L. Roland, 38 anni, R. Elsi, 34 anni, e B. Roland, 38 anni, cognato di Yijan. I suddetti reati sarebbero occorsi in un periodo compreso tra il 6 maggio e il 3 luglio 2020.

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