La Russia ha bombardato un ospedale pediatrico a Mariupol, nel sud dell’Ucraina, ma la propaganda di Putin continua a ripetere che si tratta di una notizia falsa. L’immagine di una donna incinta portata fuori tra le macerie aveva fatto il giro del mondo ma ora l’orrenda notizia: è deceduta poco dopo avere perso il suo bambino.
Non ce l’ha fatta uno dei volti simbolo della tragedia dell’Ucraina, quella donna incinta che viene portata in barella dopo il bombardamento dell’ospedale pediatrico a Mariupol. E’ morta poco dopo il suo bambino, deceduto appena nato: aveva il bacino rotto e l’anca staccata dal resto corpo. Lei, volto che ha girato i giornali di tutto il mondo, urlava dal dolore e dallo strazio.
“Uccidetemi ora!” gridava dopo avere appreso di aver perso la sua creatura. 30 minuti dopo l’operazione per rimuovere il feto, è deceduta anche lei. I medici non hanno avuto nemmeno il tempo di prendere le sue generalità per conoscere, così il suo nome è rimasto sconosciuto così come quello della creatura che non ha mai conosciuto la vita e che portava in grembo.
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LE FALSITA’ DELLA RUSSIA
La foto mentre viene trasportata gravemente ferita fuori dall’ospedale aveva creato dubbi sulla veridicità del bombardamento russo, ma si tratta di una vergognosa fake news diffusa dalla propaganda di Putin. La Russia sostiene infatti che l’ospedale fosse vuoto e di avere colpito invece un obbiettivo militare.
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Pura falsità, molte donne e bambini sono state estratte dalle macerie, altri, come la protagonista di questa storia, sono morti. Anche gli account Twitter delle ambasciate russe e persino l‘ambasciatore russo presso l’ONU hanno riportato la notizia che quelle foto fossero false: bugie subito rimosse dallo stesso social.