Nicholas Berno aveva 21 anni, figlio di genitori separati, e viveva con la madre a Grantorto. Mercoledì sera la madre lo chiama verso le 19,30 per avvisarlo di scendere per la cena, ma non riceve risposta. Salita in camera, la donna trova il figlio a terra esanime, sembrerebbe per un arresto cardiaco. Nei giorni precedenti la tragedia, il ragazzo aveva accusato dei dolori alla testa, per i quali si era recato al pronto soccorso, e rimandato a casa dopo alcune cure.
Il pomeriggio della tragedia, Nicholas si era chiuso in stanza per studiare. Da alcuni giorni “Accusava degli strani mal di testa, e un fastidioso dolore al nervo vicino all’orecchio, era andato a farsi visitare dal suo medico di base e quindi in Pronto soccorso”, spiega Fiorenzo, il padre del 21enne, “All’ospedale di Cittadella gli avevano fatto un elettrocardiogramma, che non aveva mostrato nulla di anomalo“.
Il papà però specifica “Nessuno di noi ha intenzione di fare causa all’ospedale, ci hanno detto che il male che l’ha colpito capita una volta su un milione anche a persone così giovani, purtroppo sta capitando un po’ troppo spesso, ma non c’è nessun collegamento tra il fastidio patito da mio figlio e la sua morte. Non ho intenzione di avviare una causa giudiziaria perché non mi interessano i soldi, nessuno mi ridarebbe mio figlio».
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Una strada da percorrere nel campo della moda e del design, una vita spezzata all’improvviso. “Sua madre è distrutta, questa tragedia ci ha travolti senza preavviso”, dice ancora Fiorenzo. Nicholas aveva frequentato l’istituto professionale Meucci di Cittadella, e anche se “inizialmente sembrava che non avesse molta voglia di studiare, aveva cambiato idea. Era appassionato di moda, di sfilate e design, doveva andare a New York per la fashion week, aveva già seguito questi eventi in Italia. Era un ragazzo riservato, passava i pomeriggi in camera sua, giocava ai videogiochi con gli amici e si collegava con la scuola per seguire le video lezioni, non aveva mai avuto problemi seri di salute”, spiega il papà.
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Il 21enne, attualmente iscritto all’Istituto di Moda e Design di Verona, lavorava ad un progetto di moda sportwear che si chiamava Bernoskirt e curava i social della campagna, la cui collezione è composta da tute da ginnastica, piumini, streetwear giovane, dai colori accesi. Lui stesso faceva il modello. I funerali di Nicholas si terranno nel pomeriggio del 12 marzo nella parrocchia di Grantorto, mentre i genitori attendono gli esami dell’autopsia diagnostica effettuata sul corpo del ragazzo, per accertare eventuali patologie.
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