La donna simbolo del bombardamento da parte delle milizie russe dell’ospedale di Mariupol, in Ucraina, ha dato alla luce ieri una bimba
Due giorni fa l’invasore russo ha bombardato l’ospedale pediatrico di Mariupol, in Ucraina. Le persone non avrebbero mai potuto immaginare che il luogo dove ci sono mamme che mettono al mondo bimbi, sarebbe potuto essere bombardato. E invece, è accaduto. I missili buttati giù dalle milizie russe lo hanno preso in pieno.
L’assalto si è verificato nel primo pomeriggio del 9 marzo, in pieno giorno, e tra l’altro, in un orario in cui avrebbe dovuto tenere il cessate il fuoco che Kiev e Mosca avevano previsto dietro precedente intesa.
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In questo contesto, la notizia che la donna simbolo del suddetto bombardamento sul pediatrico di Mariupol, Marianna Podgurskaya, ieri sera ha dato alla luce, intorno alle ore 22, una bimba.
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Madre e figlia stanno bene
Fonti nel Paese, comunicano che madre e figlia stanno bene, e spiegano anche che nella città il freddo è molto forte e i bombardamenti non cessano. La foto della blogger e influencer Marianna Podgurskaya, che esce dal nosocomio in pigiama e con una ferita in fronte, era stata utilizzata dai media russi per dire che il bombardamento era finto e che c’erano “attori come protagonisti”. Ieri, il ministro degli Esteri della Russia, Sergei Lavrov, ha affermato che il nosocomio era utilizzato in qualità di base dal battaglione Azov e che dentro non c’era nessun paziente.