Pare imminente l’assalto finale a Kiev. Immagini satellitari mostrano che un colossale convoglio di truppe russe sta circondando la capitale.
Col progredire del conflitto alcune delle maggiori città dell’Ucraina, tra le quali Dnipro e Lutsk, stanno subendo “attacchi devastanti”. Lo denuncia via Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky. Sarebbe stata attaccata Lutsk, nei pressi del confine con la Polonia, mentre tre gigantesche detonazioni sono state registrate a Ivano-Frankivsk, nel nord del paese. Anche Dnipro risulta attaccata da quella che Podolyak definisce “la guerra distruttiva della Russia contro i civili e le grandi città”.
Un’altra città nella parte settentrionale del paese, Chernihiv, è adesso priva di acqua dopo che i bombardamenti russi hanno colpito le reti idriche che riforniscono la città. A riferirlo è il Kyiv Independent, che cita Chernihivvodokanal, la società incaricata di gestire le risorse idriche. Il danno, precisa la società, è stato localizzato ma per ripararlo serviranno almeno tre o quatto ore.
Intanto proseguono le preparazioni russe per il grande assalto alla capitale ucraina. La società privata Maxar Technologies ha diffuso delle immagini satellitari dalle quali emerge la perdita di compattezza del lunghissimo convoglio (circa 60 km) che negli scorsi giorni sii stava lentamente avvicinando a Kiev. Stando alla Bbic, la redistribuzione e la dispersione del convoglio stanno ad indicare che è imminente l’attacco alla capitale dell’Ucraina. Le immagini dei satelliti, spiega Axios, mostrano le manovre di truppe del convoglio nelle vicinanze di Kiev e dell’aeroporto di Antonov. A ovest di Kiev, nella zona di Berestyanka, sono stati avvistati camion coi rifornimenti e lanciarazzi multipli, mentre a Lubyanka è stata segnalata la presenza dell’artiglieria.
Non si ferma l’esodo degli sfollati: secondo la Cnn sono circa 20 mila le persone fuggite attraverso i corridoi umanitari dalla regione di Sumy, nella parte nordorientale del paese. Secondo le autorità ucraine i profughi stanno raggiungendo Lubny, dove potranno servirsi dei treni per spostarsi nel nord del paese.
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky invece sta già pensando al dopo guerra. Ha annunciato infatti la sua intenzione di lanciare uno speciale programma statale per la ricostruzione di tutte le città devastate dall’offensiva di Mosca.
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“Dopo la guerra, dopo la nostra vittoria, noi ricostruiremo tutto ciò che è stato distrutto. Molto velocemente e con una qualità molto elevata”, ha dichiarato Zelensky, aggiungendo di aver già incaricato in tal senso il governo sollecitandolo a sviluppare fin da ora il progetto di ricostruzione.
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