Atto vandalico a Roma: fontana di piazza Colonna deturpata, rotto il labbro di uno dei delfini. La denuncia della Sovrintendenza Capitolina. Raccolte le immagini delle telecamere di videosorveglianza per risalire ai responsabili.
Atto vandalico, quello perpetrato ai danni della fontana di Piazza Colonna a Roma. Non si conosce l’identità dei vandali che hanno deturpato uno dei delfini, rimasto danneggiato e privato della parte superiore del labbro. A rendere nota la vicenda è stato il Campidoglio, attraverso una nota ufficiale. Si indaga ora per risalire ai responsabili del gesto. Le autorità acquisiranno le immagini riprese dalle telecamere installate nella zona, che potrebbero aver ripreso quanto accaduto e quindi aiutare ad indentificare i vandali.
Ancora disperso il pezzo mancante, la denuncia della Sovrintendenza Capitolina
“Uno dei delfini del gruppo scultoreo collocato sul lato nord (per la precisione quello rivolto verso la Galleria Colonna) è ora mancante di una porzione del labbro superiore”, ha oggi riferito il Campidoglio attraverso la nota. Ad accorgersi dell’atto vandalico sono stati alcuni addetti alla pulizia, che hanno immediatamente segnalato quanto accaduto. Alla luce di ciò, la Sovrintendenza Capitolina ha già sporto denuncia presso le autorità competenti, con la richiesta di visionare i filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza installate nell’area.
Avviate anche le ricerche per tentare di recuperare la parte mancante della scultura. Al momento, però, tali operazioni non sarebbero andate a buon fine, e il pezzo di marmo scalfito dal muso del delfino è ancora disperso. La fontana è stata progettata da Giacomo della Porta e realizzata tra il 1575 e il 1585 dallo scultore Leonardo Sormani. Alimentata dalla direttrice maestra dell’Acquedotto Vergine. Nel 1656 venne effettuato il primo restauro, ad opera del Bernini, che non ne cambiò però l’aspetto.
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“Si trattò di un intervento di lieve entità”, spiegano dal Campidoglio, “a differenza di quanto avvenne nel 1702”, con papa Clemente XI Albani che fece restaurare la fontana dall’architetto Giovanni Battisti Contini. L’opera venne sottoposta a diversi lavori, e venne sottoposta ad ulteriore restauro anche nel 1830. “A questa data la fontana versava in cattive condizioni”, e si decise perciò “di pulirla e di migliorarne i getti dell’acqua. Fu allora che si aggiunsero le due coppie di delfini realizzate dallo scultore Achille Stocchi e fu posta nel mezzo ‘la tazza rotonda, sostituendola ad altra assai malconcia’”.