Società fittizie e assunzioni inesistenti per evadere il fisco: 20 persone denunciate, diversi beni e immobili sono misura cautelare
19 società e 20 persone sono indagate da parte della Finanza di Vicenza con l’accusa di frode fiscale. Sequestrati in totale 39 milioni di euro in seguito alla segnalazione di una badante dipendete di una delle società costretta, secondo la sua dichiarazione, a restituire parte dello stipendio ricevuto dalla prima busta paga.
LEGGI ANCHE: Pregiudicato di 46 anni ammazzato a colpi di pistola, indagano gli agenti
ASSUNTE PER FINTA
Le badanti erano inquadrate come dipendenti di una società di cooperative che di fatto non esistevano. I rappresentanti legali erano infatti dei prestanome e le sedi della società fittizie. Le cooperative operavano in tutta Italia fornendo manodopera in ogni ambito, dal settore medico e infermieristico, agli operai edili, autotrasportatori, braccianti e altre migliaia di figure lavorative. In particolare appariva attiva nell’ambito delle badanti domiciliari nella zona del Veneto.
LEGGI ANCHE: Sequestrate migliaia di mascherine ffp2 contraffatte
BENI SOTTO SEQUESTRO
Le società servivano in realtà a evadere il fisco e utilizzavano fatture inesistenti emesse da società dell’ambito edile e immobiliare. La Guardia di Finanza ha anche sottoposto a misura cautelare 36 immobili di alcune zone della Toscana, Roma e Ascoli Pieno, 2 imbarcazioni, 3 auto di pregio e 2 orologi di lusso.