Parte il terzo round di negoziati tra la delegazione russa e quella ucraina. La Turchia prova a mediare tra i due contendenti.
Sta per avere inizio la terza sessione di negoziati con Mosca. Lo ha confermato la presidenza ucraina attraverso il tweet del consigliere Mykhaylo Podolyak che ha annunciato per le 16 ora di Kiev (le 15 italiane) l’avvio dei negoziati. “La delegazione non è cambiata”, ha aggiunto Podolyak.
Da parte russa c’è la disponibilità a cessare subito le ostilità purché l’Ucraina rispetti le condizioni poste dal Cremlino. Lo ha detto il portavoce russo Dmitry Peskov, citato dalla news agency Tass. Una volontà che trova conferma, riferisce il Guardian, nel comunicato diffuso ieri dal governo russo, col quale la Russia ha ribadito che finirà di combattere se Kiev accoglierà le sue richieste.
Le due precedenti tornate, ospitate sempre in territorio bielorusso, si sono svolte il 28 febbraio e il 2 marzo. Sempre stando all’agenzia Tass, il negoziatore russo Leonid Slutsky ha dichiarato di aver riscontrato da parte ucraina, nel corso del secondo round dei colloqui, la volontà di negoziare. Kiev, ha detto Slutsky, si rende conto che in gioco c’è la vita della popolazione ucraina, che è anche la priorità dei russi.
Nel frattempo la Turchia prova a mediare: a breve, il 10 marzo, ci sarà un incontro trilaterale tra i ministri degli Esteri di Turchia, Russia e Ucraina. L’incontro, che si terrà a margine del Forum della diplomazia ad Antalya, è stato annunciato dal ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu.
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C’è stata anche una telefonata tra il presidente russo Putin e quello turco Erdogan. Mosca conferma che l’“operazione militare speciale” procede secondo previsione. Dal Cremlino fanno sapere di attendersi un atteggiamento più costruttivo dai negoziatori di Kiev nel terzo round di negoziati, in considerazione – dice la nota russa – della realtà sul campo di battaglia.
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Da parte sua Erdogan ha chiesto misure per arrivare quanto prima a una tregua utile ad aprire corridoi umanitari, oltre che a lavorare sul piano politico per arrivare a un accordo di pace. Ankara, riporta l’agenzia Anadolu, si è detta pronta a dare il proprio contributo con “mezzi pacifici”.
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