Kirill, il piccolo di 18 mesi deceduto sotto le bombe in Ucraina, in un nosocomio senza elettricità

Kirill, il piccolo di 18 mesi deceduto sotto le bombe in Ucraina, in un nosocomio senza elettricità

kirill-meteoweek.com

È accaduto a Mariupol, lo scorso 4 marzo. La coppia ha fatto una corsa in ospedale accompagnando il figlio di 18 mesi, che purtroppo non ce l’ha fatta 

Kirill-meteoweek.com

I suoi genitori, Maryna e Fedor hanno fatto una lunga corsa in ospedale per salvare il loro bimbo di 18 mesi, Kirill, avvolto in una coperta blu sporca di sangue. La sua compagna e madre del bimbo, corre dietro a lui. I medici subito si attivano per curare il piccolo, cercando di studiare le ferite con la luce del cellulare, dato che l’ospedale non ha elettricità e neppure riscaldamento. Purtroppo, però, non c’è nulla da fare. È quanto accaduto venerdì scorso, 4 marzo, a Mariupol, in Ucraina.

È questa una delle scene di dolori che i fotografi della Associated Press hanno immortalato a Mariupol, devastata dai bombardamenti, dove oltre a questo terribile rischio si soffrono anche sete, fame, freddo.

Leggi anche:—>Tragico scontro sulla statale, due fidanzati perdono la vita: avevano 29 e 28 anni

Non ci sono vie di fuga, perché anche i corridoi umanitari aperti ieri mattina sono stati subito chiusi a causa del fatto che le truppe russe proseguivano a sparare.

Leggi anche:—>Russia assolda migliaia di mercenari della Siria sborsando mille euro al mese fino a ottobre

Intanto, mentre i genitori del ragazzo si abbracciano forte e piangono, lo staff scioccato si siede a terra e cerca di riprendersi prima che vi sia una nuova emergenza. Neanche qualche giorno fa, i medici si erano occupati di una bambina di sei anni portata da un’ambulanza, mentre la madre addolorata, aveva lo sguardo perso nel vuoto. I medici avevano provato a rianimare la piccola a ogni costo, ma non ce l’hanno fatta. Un dottore, guardando dritto nella telecamera di un giornalista AP, aveva commentato:«Mostralo a Putin».