Ristabilita la pena di morte per il killer della maratona di Boston, Dzhokhar Tsarnaev. La Corte Suprema: “Ha commesso crimini atroci, giustizia per le persone colpite da questo orribile atto di terrorismo”. Tsarnaev provocò la morte di 3 persone e il ferimento di 260.
Secondo quanto viene riportato da CNBC, nella giornata di oggi, venerdì 4 marzo, la Corte Suprema ha ripristinato la condanna a morte inflitta all’attentatore della maratona di Boston di origini cecene, Dzhokhar Tsarnaev, annullando di fatto una sentenza della corte d’appello federale che aveva annullato la pena capitale. “Dzhokhar Tsarnaev ha commesso crimini atroci”, ha dichiarato il giudice della Corte Suprema Clarence Thomas nella sentenza odierna. Si ricorda che nel 2013 l’attentatore, insieme a suo fratello, sfogò la sua violenza durante la maratona di Boston, provocando la morte di 3 persone e ferendone altre 260.
“Giustizia per le persone colpite da questo orribile atto di terrorismo”
Durante la sentenza a carico di Dzhokhar Tsarnaev, con un voto di 6 a 3, tutti i conservatori della corte hanno votato per ripristinare la pena di morte – a dissentire sono stati solo i tre giudici liberali. “Le sentenze legali non cancellano traumi e dolore. Il nostro obiettivo, oggi e sempre, è dare giustizia alle centinaia di famiglie che sono state profondamente colpite e traumatizzate da questo orribile atto di terrorismo”, ha affermato venerdì il procuratore degli Stati Uniti Rachael, Rollins, in una dichiarazione. Nel luglio 2020 una corte federale aveva annullato la sentenza di condanna a morte, accogliendo il ricorso dei suoi legali – anche se dopo appena un mese lo stesso Donald Trump, allora presidente, ne aveva chiesto il ripristino.
LEGGI ANCHE: Timore di un attacco nucleare, boom di richieste di pillole anti radiazioni
I pubblici ministeri avevano definito gli attentati di Boston del 15 aprile 2013 “uno dei peggiori attacchi terroristici dopo le atrocità dell’11 settembre”. In quell’occasione, tre persone (tra cui un bambino di 8 anni) sono rimaste uccise, mentre centinaia sono rimaste ferite a seguito dell’espolosione di due bombe a pressione piene di schegge di metallo, fatte saltare in aria nei pressi dell’affollato traguardo. Dzhokhar, che all’epoca aveva 19 anni, e suo fratello maggiore Tamerlan, sono immediatamente fuggiti dopo l’esplosione, dando il via a una caccia all’uomo durata quattro giorni.
LEGGI ANCHE: Che fine ha fatto Zelenskyj? La Russia vuole morto il presidente ucraino
Sulle loro tracce anche l’agente di polizia del Massachusetts Institute of Technology, Sean Collier, che è stato ucciso dai due a colpi di arma da fuoco. Sempre contestualmente a uno scontro armato contro la polizia, a Watertown, a morire era stato anche Tamerlan. A freddarlo è stato lo stesso Dhzokhar che, ferito dagli agenti, nel tentativo di scappare ha investito suo fratello mentre era a bordo di una Mercedes rubata. Una fuga inutile, la sua, dato che poche ore dopo venne ritovato nascosto in una barca parcheggiata in un vicino cortile.