Sant’Egidio: “Green Pass? Le nostre mense aperte a tutti” [VIDEO]

Massimiliano Signifredi, responsabile “Cene Itineranti” della Comunità di Sant’Egidio, risponde alle polemiche sulla presunta esclusione dalle mense per i poveri di chi non è dotato di Green Pass.

Mensa della Comunità di Sant'Egidio
Mensa della Comunità di Sant’Egidio

“Sant’Egidio c’è”: basterebbe forse questa frase per stroncare ogni forma di polemica rispetto l’attività della Comunità fondata nel 1968 ed attiva ormai in tutto il mondo. Un movimento di ispirazione cattolica che ha fatto dell’assistenza ai bisognosi la mission principale e caratterizzante, e che per tantissime persone sfortunate è divenuto sinonimo di aiuto, vicinanza, accoglienza e speranza.

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Ecco perchè le polemiche sulla presunta esclusione di alcuni poveri dall’accesso alle mense di Sant’Egidio erano apparse clamorose e quasi stridenti. Persone in stato di bisogno, affamate, che vengono allontanate senza cibo dalle mense perchè non hanno il Green Pass. Una storia che, se confermata, avrebbe fatto saltare parecchi parametri, risultando oggettivamente indigesta e complessa da spiegare. Ma, appunto, era troppo surreale per essere vera: le parole di Massimiliano Signifredi, che per Sant’Egidio si occupa del progetto delle “Cene Itineranti”, hanno risolto ogni dubbio e chiarito la situazione.

“Sui poveri non bisogna fare polemica, i poveri vanno aiutati”

“I poveri vanno aiutati”: parte da questo assunto la risposta di Sant’Egidio, che risponde alla nostra domanda sottolineando come le polemiche in certi casi, siano di troppo. Entrando nel merito, la spiegazione che Signifredi offre è semplice: le regole ci sono e non possono essere eluse, anche perchè è necessario che le mense restino aperte. Nel rispetto di queste regole, Sant’Egidio (come altre realtà simili) si è organizzata per non lasciare nessuno indietro.

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Nello specifico, nessuno a digiuno: per chi è possibile, la mensa funziona come ha sempre funzionato. Per chi non ha il Green Pass, è previsto un servizio da asporto o, come sempre e a prescindere dalle condizioni vaccinali, il servizio “su strada”.  “Se questo a qualcuno non piace, che ci siano delle mense aperte che rispettano le regole, a me spiace per loro. Fa molto piacere invece ai poveri”. Ed è questo che conta. Nel servizio video l’intervista completa.

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