I bambini, le vittime silenziose della guerra in Ucraina

Scuole bombardate, famiglie distrutte, bambini senza accesso all’istruzione. Il conflitto viene pagato soprattutto dai più giovani

Continua a salire il numero di civili uccisi a causa dell’invasione russa in Ucraina. Questa mattina il presidente Volodymyr Zelensky ha fornito l’ultimo orrendo bilancio: 16 bimbi morti in quattro giorni e 45 rimasti feriti. Le Nazioni Unite riferiscono di “102 i civili, tra cui sette bambini, rimasti uccisi da giovedì, mentre i feriti sono 304. La maggior parte di questi civili è stata uccisa da armi esplosive ad ampio raggio, tra cui il fuoco di artiglieria pesante, lanciarazzi e raid aerei”. Ma i numeri non sono certi e potrebbero essere molti di più.

Le giovani vittime rappresentano l’aspetto più drammatico di questa guerra, oggi è morta anche Alisa Hlans, non aveva compiuto nemmeno otto anni. E’ deceduta dopo che un razzo contente granate a grappolo (proibite dalla convenzione delle Nazioni Unite del 2008 a cui la Russia non ha aderito) ha colpito l’asilo di Okhtyrka, nel nord occidentale del Paese. Era rimasta ferita insieme ad altre persone, ma quando è giunta in ospedale non è stato possibile salvarla.

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Un’altra giovane vittima si chiamava Polina, frequentava la scuola elementare a Kiev. E’ stata colpita da un’arma da fuoco insieme ai suoi genitori mentre si trovava in auto durante un raid delle forze militari russe nella capitale. I suoi fratelli sono ricoverati in gravi condizioni. Il vicesindaco della città ha voluto pubblicare la foto della piccola sui social.

La piccola Polina, vittima del conflitto

SCUOLE CHIUSE E FAMIGLIE DISTRUTTE

Nell’est dell’Ucraina le scuole sono chiuse da una settimana, da quando sono iniziati gli scontri, e gli oltre 350mila bambini residenti nella zona sono privi di accesso all’istruzione, come riportato da Save The Children. I bimbi delle altre zone vengono mandati dai genitori a scuola con una adesivo che indica il loro gruppo sanguigno, così che possano essere curati più velocemente in caso vengano feriti.

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Nel sud dell’Ucraina si racconta anche di una famiglia sterminata mentre tentava di fuggire dal Paese: tra loro la figlia di 6 anni, il figlio piccolo di pochi mesi e i nonni. Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis riferisce di 10 persone di etnia greca uccise vicino la città portuale di Mariupol. La Grecia, in una nota, “condanna in modo inequivocabile gli attacchi in corso contro i civili e chiede alla Federazione Russa di fermare immediatamente gli attacchi aerei e tutte le azioni contro i civili“.

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Il ministero della difesa ucraina racconta di circa “5.300 soldati russi sono stati uccisi, 191 carri armati e 816 mezzi corazzati per il trasporto di personale sono stati distrutti dalle forze ucraine, che hanno anche abbattuto 29 jet da combattimento e 29 elicotteri russi“.

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