Per paura che scoppi una vera e propria guerra nucleare in quella Russia-Ucraina, in Italia si pensa ricorrere ai ripari con l’acquisto di bunker.
La guerra Russia-Ucraina ha causato negli Stati europei come l’Italia un sentimento di paura. Sicuramente risulta normale e logico avere paura e pensare che la guerra possa arrivare fino in territorio nostrano, ma per il momento è forse ancora prematuro. Ciò nonostante, molti nostri connazionali hanno pensato di correre ai ripari e munirsi di soluzioni di difesa. Da qui l’aumento di richieste per l’acquisto di un bunker.
Guerra Russia-Ucraina: l’Italia corre ai ripari con l’acquisto di bunker
Le richieste per la realizzazione e l’acquisto di bunker sono così aumentate di gran lunga. Le quali hanno portato a parlare di ‘un’isteria ingiustificata‘. A trattare l’argomento è stato l’imprenditore Giulio Cavicchioli, titolare di un’impresa mantovana specializzata nella realizzazione di bunker e rifugi.
Secondo l’imprenditore – la cui azienda ha lavorato con la Nato e l’Aviazione italiana e da anni importa sistemi per la realizzazione di costruzioni di massima sicurezza – attualmente si parla di un sentimento misto ad impulso emotivo dettato dalla paura della guerra. Si tratta di una paura e di un sentimento incontrollati che spinge le persone a vederla in senso estremo e a volersi munire già da adesso di ‘ripari’.
LEGGI ANCHE—> Guerra in Ucraina, Nigeria condanna il trattamento riservato agli africani
Tra richieste e informazioni
L’imprenditore ha spiegato che le richieste da parte degli italiani sono diverse le une dalle altre. Alcune delle quali sono solo per informazione, altre per capire come muoversi in un ambito di cui non hanno né conoscenza né competenza.
LEGGI ANCHE—> Ucraina, un italiano si arruola: «Voglio solo salvare i bambini»
“Molte arrivano da gente sprovveduta e disorientata sul da farsi mentre finora una decina di persone si sono attivate concretamente per realizzare un bunker sotto la propria villa“. Infine l’imprenditore ci ha tenuto a specificare che si tratta pressoché di richieste provenienti da persone benestante del Centro e Nord Italia che desiderano “proteggere la loro famiglia”.