“Fauci dovrebbe riflettere sul suo operato”, l’ex direttore del CDC ritorna sull’ipotesi dell’origine artificiale del Covid

Secondo l’ex direttore del Cdc Robert Redfield fin dall’inizio si è cercato di ridicolizzare, senza motivi scientifici, tutte le teorie che sostenevano l’origine artificiale del coronavirus. 

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Le ultime dichiarazioni che Robert Redfield, medico ed ex direttore del Center for Disease of Contro negli Stati Uniti, ha rilasciato all’emittente FoxNews sono destinate a far discutere. Redfield ha infatti attaccato duramente il consulente americano per l’emergenza pandemica Anthony Fauci, colpevole di aver ridicolizzato, senza validi motivi scientifici, la tesi secondo cui il coronavirus fosse un prodotto di laboratorio. Anche perché, grazie agli scandali dell’ultimo anno che hanno mostrato al mondo intero la corrispondenza di Fauci sull’argomento, si è scoperto quanto in realtà lo scienziato prendesse sul serio questa ipotesi. Ed è proprio sullo scandalo che ha coinvolto Anthony Fauci che Redfield si sofferma: “Lo scopo della scienza è di avere un dibattito rigoroso su diverse ipotesi. Non ho mai veramente sperimentato in vita mia una situazione dove c’erano telefonate private tra scienziati che avevano una decisione su quale posizione avrebbero preso collettivamente, e vedere quella posizione poi pubblicata su una rivista scientifica come Lancet”. Il riferimento è ad un articolo pubblicato sulla rivista Nature nel 2020 in cui gli autori condannavano pubblicamente “le teorie del complotto che suggeriscono che il COVID-19 non ha un’origine naturale”. 

Un articolo che oltretutto portava la firma di Peter Daszak, ricercatore a capo della EcoHealth Alliance che lavorava nel laboratorio di Wuhan ad esperimenti di Gain of Function sul coronavirus. . Molti scienziati come Redfield hanno fin dall’inizio sostenuto come non ci fossero prove a sufficienza per stabilire l’origine naturale del virus, e che l’ipotesi di trovarsi di fronte a un coronavirus “ingegnerizzato” non poteva escludersi in alcun modo. L’ex direttore del Cdc racconta come in quei primi mesi della pandemia, tutti gli scienziati che sostenevano invece l’ipotesi della natura artificiale del virus, venivano fatti passare dal governo come meri complottisti. Anche perché, spiega il medico, “non credo sia biologicamente plausibile che questo virus sia emerso da un pipistrello ad alcune specie intermedie negli esseri umani e sia diventato uno dei virus più trasmissibili che conosciamo nelle malattie umane. Questo virus aveva chiaramente una deviazione e quella deviazione è stata istruita su come infettare i tessuti umani in laboratorio. Penso che questa sia la spiegazione più plausibile”.  

I giornalisti di Fox News hanno poi incalzato l’ex direttore del Cdc riguardo la possibilità che Fauci possa dimettersi dal suo ruolo, e se questa sarebbe una soluzione opportuna alla luce degli scandali che continuano a travolgerlo. Il medico non si sbilancia sulla questione, sostenendo semplicemente che l’immunologo americano debba effettuare una profonda riflessione sul suo operato, e puntare su una leadership scientifica più credibile, considerato il ruolo istituzionale che ricopre in questa emergenza sanitaria. 

Qual’è l’origine del Covid? L’ipotesi di Jeremy Farrar scoperta grazie al Fauci-Gate

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Il 2 Febbraio del 2020 Jeremy Farrar, direttore del Wellcome Trust, un ente di beneficenza londinese, scrive ad Anthony Fauci e al direttore del National Institute of Health Francis Collins. Li contatta per spiegargli la sua ipotesi sull’origine del coronavirus. Lo scienziato afferma infatti di considerare come probabile la tesi secondo cui questo virus apparso dal nulla Wuhan avesse un origine artificiale, nato da un errore in un laboratorio di bassa sicurezza. La risposta che ricevette dai vertice sanitari americana era di carattere eminentemente politico: che questa ipotesi fosse vera o meno, gli rispondo, non era comunque il caso di perseguire, in quanto avrebbe creato un “danno non necessario alla scienza in generale e in modo particolare in Cina”. In una delle mail addirittura Collins spiega che continuare a indagare sull’origine del Covid, rischiava a queste condizioni di turbare “l’armonia internazionale”.  

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Nella sua mail, Farrar spiegava poi a due virologi che vi erano anche altri scienziati illustri convinti che non si trattava di un coronavirus naturale, come il professor Mike Farzan, famoso per aver scoperto le modalità con cui il virus originario della Sars si lega alle cellule umane. Farrar parlava anche di una preoccupazione condivisa da molti suoi colleghi riguardo l’eccessiva contagiosità del virus, dovuta a una sezione identificata nella proteina spike che consentiva di entrare nelle cellule umane con estrema facilità.  

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