Guerra, chi rischia di più tra Russia ed Europa dopo l’attacco in Ucraina

Analisti politici dello European Council on Foreign Relations spiegano perché gli ucraini stanno pagando le indecisioni dell’Ue e perché la Russia è in pericolo per via delle mosse di Putin 

Guerra Russia-Ucraina-meteoweek.com

Da uno studio sul conflitto attualmente in essere, eseguito da esperti analisti politici dello European Council on Foreign Relations (ECFR), sono emerse le ragioni per cui gli ucraini stanno pagando lo scotto dell’indecisione dell’Europa in questi anni, ma anche le motivazioni per cui la Russia vede a rischio il suo futuro a causa delle azioni del suo presidente Putin.

L’esperto di difesa e sicurezza, Gustav Gressel, ha spiegato che «l’Europa ha sprecato otto anni a discutere, non ad armare l’Ucraina. Gli ucraini ora ne pagano il prezzo. La forza d’invasione russa è quattro volte più grande della Forza di risposta della NATO, tutto ciò che gli alleati europei della NATO possono mettere insieme in 30 giorni. Non possiamo contenere la Russia solo economicamente. Ci deve essere una risposta militare in termini di deterrenza e prontezza. Altrimenti, ne pagheremo il prezzo anche noi. Non vedo questo conflitto rimanere in Ucraina: rischia di ricadere su tutti noi, se non agiamo rapidamente e con decisione».

Lo studio sul conflitto in corso

Guerra in Ucraina-meteoweek.com

L’analista prosegue asserendo che «non è solo una questione di economia. Dobbiamo rimediare al fatto di aver trascurato la deterrenza e in particolare la deterrenza nucleare. Rapidamente. Decisamente». La giornalista estone Kadri Liik, ha sottolineato, invece, che «una guerra su larga scala con l’Ucraina metta a rischio sia la stabilità interna della Russia che il suo posto nel sistema globale. Putin ha ora messo in pericolo il futuro della Russia per ottenere il controllo dell’Ucraina». 

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Jonathan Hackenbroich, responsabile task force ECFR, ha messo in evidenza «il rischio grave che la Russia tagli le forniture di gas all’Europa ora e dobbiamo prepararci a una guerra economica a lungo termine in Europa. L’Ue ha bisogno di un deterrente economico molto più forte e credibile con uno strumento anti-coercizione».

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