“Nella regione di Sumy, gli aerei disperdono giocattoli per bambini, telefoni cellulari e oggetti di valore pieni di esplosivo”.
Nella guerra di accuse e successi, tutti da verificare, che russi e ucraini si scambiano dall’inizio dell’attacco di Mosca è arrivata anche questa informazione, rigirata dai media ucraini e attribuita a fonti dell’amministrazione militare. Questa nuova accusa è particolarmente grave, in contrasto con le modalità dell’occupazione – meno problematica che in altri fronti – della città nord orientale ucraina di Sumy, capoluogo dell’omonima regione a 200 km a ovest dal confine russo.
L’allarme sui social
Inevitabile, a seguito di questa notizia, l’allarme sui social di migliaia di persone. Era già accaduto in passato nel Donbass, dove l’allora primo ministro ucraino Yatsenyuk aveva denunciato la terribile pratica. «I separatisti vogliono distruggere il futuro del Paese, rendendo invalidi i bambini facendogli saltare gli arti o rendendoli paralizzati a causa delle schegge».
LEGGI ANCHE > Ucraina, figlia di Abramovich attacca Putin su Instagram: «È una guerra sua, non della Russia»
Anche Gino Strada, prima di Yatsenyuk, aveva denunciato, in un libro intitolato «Pappagalli verdi» delle vere e proprie bombe progettate dall’Unione Sovietica lanciate dagli elicotteri militari russi.