Tajani esclude che Berlusconi e Putin abbiano parlato e afferma:«Aggressione inaccettabile»
La Russia ha invaso l’Ucraina e in questo contesto risuona il silenzio di Silvio Berlusconi, che ha stretti rapporti di amicizia con il presidente russo. A parlare è però Antonio Tajani, che ha condannato in modo fermo l’assalto militare, e che ha fatto appello al senso di responsabilità del leader del Cremlino, affinché si scongiuri una guerra in Europa che potrebbe avere conseguenze devastanti.
«Condanniamo fermamente l’aggressione militare russa alla quale assistiamo con grande preoccupazione», ha scritto Tajani su Twitter, dopo aver sentito Berlusconi. «Sosteniamo l’unità dell’Occidente dinnanzi a questa ennesima violazione della Carta delle Nazioni Unite. È una vera e propria invasione, va fermata per perseguire la pace. Servono sanzioni mirate ed efficaci, che non siano controproducenti».
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In molti si domandano se Berlusconi, una volta esplosa la guerra, abbia parlato con Putin per persuaderlo a desistere. Tajani esclude che i due si siano sentiti e fa un appello a Putin:«I messaggi da parte nostra sono certamente di fare una rapida marcia indietro, Putin dovrebbe comprendere che questa non è la strada giusta per ottenere dei risultati positivi per la Federazione russa».
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Dopo Tajani hanno detto la loro in merito anche altri forzisti come Matteo Perego, vicepresidente deputati:«Lavoreremo per imporre severe sanzioni», o il ministro Maria Stella Gelmini:«Saremo al fianco degli alleati europei e della Nato per assumere quanto prima le necessarie contromisure». E poi il deputato Elio:«Silvio condanni l’amico Putin, Fi esca dall’ambiguità». Per ora, però, Berlusconi tace. Da Arcore comunicano che il pensiero di Tajani è anche quello del Cavaliere, e che l’ex premier è molto preoccupato per le conseguenze della guerra nel nostro Paese e in Europa, ma anche per i rischi che corre la Russia stessa.