Laura Ziliani, domani i funerali dell’ex vigilessa uccisa: le figlie accusate di omicidio chiedono di partecipare. La decisione spetta al pm, che pare abbia già dato responso negativo.
Il corpo di Laura Ziliani, l’ex vigilessa di 55 anni scomparsa lo scorso maggio, era stato ritrovato ad agosto scorso, dopo mesi di ricerche senza sosta. Rinvenuto nella vegetazione vicino al fiume Oglio a Temù, in provincia di Brescia, a confermare l’identità del cadavere una ciste sul piede destro e gli orecchini riconosciuti dai parenti. Ma la sua morte resta ancora un mistero.
Secondo quanto però confermato dalla relazione finale del medico legale, non può trattarsi di un caso di suicidio o di morte da farmaci. Stordita, soffocata e seppellita, è stata uccisa così Laura Ziliani. I suoi aggressori avrebbero architettato “un piano diabolico”. A finire in manette le due figlie e il fidanzato della maggiore. Le due donne sono state accusate di omicidio volontario, mentre per il ragazzo l’accusa è quella di occultamento di cadavere. Due dei tre indagati, però, chiedono ora di partecipare ai funerali dell’ex vigilessa.
Le figlie chiedono di partecipare ai funerali
Si terrà domani l’ultimo saluto a Laura Ziliani, a Brescia, nella chiesa del quartiere di Chiesanuova – dove abita la madre della vittima. La cerimonia avrà inizio alle ore 15. La salma, dopo il funerale, sarà poi sepolta presso il cimitero di Vantiniano. Dell’omicidio sono accusate le due figlie, Paola e Silvia Zani, insieme al fidanzato della maggiore, Mirto Milani. Tramite i loro avvocati, però, le due figlie hanno chiesto di partecipare alla funzione.
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A renderlo noto sono stati gli avvocati di Paola e Silvia Zani, due delle tre figlie della donna. Le indagate sono finite in carcere lo scorso 24 settembre 2021, con l’accusa di omicidio volontario. Di fronte alla loro volontà di partecipazione, l’ultima parola spetta al pubblico ministero, Caty Bressanelli, titolare dell’inchiesta. Secondo quanto riportato dal Corriere, pare tuttavia che il pm abbia già notificato di aver respinto la richiesta avanzata dalle donne.