L’ex calciatore e commentatore sportivo chiede da mesi che venga aperta un’indagine sull’inquietante aumento dei decessi tra gli atleti professionisti.
Perchè Matt Le Tissier ha perso il suo lavoro di commentatore sportivo?
L’ex calciatore ha provato a spiegarlo in un’intervista concessa a Oracle Film ai primi di febbraio. Ad averlo reso un personaggio scomodo in Inghilterra sarebbe stata l’attenzione che ha posto su questo inspiegabile aumento di decessi nello sport di cui si parla ormai da mesi.
Le Tissier è stato uno dei primi a ipotizzare che questo incremento di morti e problemi cardiaci, possa essere direttamente correlato alla somministrazione dei vaccini Covid. Affermazioni che fin da subito nel Regno Unito gli sono valse molte critiche, e la fin troppo facile etichetta di complottista. Effettivamente, che l’ex calciatore abbia irritato non poco il governo, che di certo non desidera il proliferare di questo genere di insinuazioni nel mezzo di una delle campagne vaccinali più imponenti della storia recente, non certo è un mistero. Della sua situazione si è occupato di recente anche il dottor Joseph Mercola in editoriale pubblicato su Children’s Health Defense, difendendo le dichiarazioni dell’ex calciatore e accusando invece i governi e gli istituti di ricerca di non occuparsi di un fenomeno tragico, che è sotto gli occhi di tutti.
La questione è controversa.
Che nel vecchio continente sia spuntato d’improvviso nel 2021 un eccesso di mortalità rispetto agli anni scorsi, che nello specifico sta riguardando la fascia 15-44 anni, è un dato di fatto. Anche se bisogna precisare che le anomalie statistiche capitano da sempre in certi anni, e bisogna stare dunque molto attenti, per correttezza metodologica, nell’ipotizzare possibili correlazioni. Mercola però nel suo editoriale fa notare un particolare non da poco: anche il Vaers, il database americano che si occupa di registrare le reazioni avverse ai vaccini, sembra segnalare che un problema per gli atleti esista con i vaccini Covid-19. In questo senso, bisogna anche aggiungere che circa due mesi fa, sono stati gli stessi medici israeliani a sconsigliare alla popolazione di praticare attività sportiva nelle settimane successive al vaccino, proprio perché il rischio miocardite esiste, e non conviene mettere troppo sotto sforzo il cuore secondo i medici.
Una preoccupazione che però nel resto d’Occidente non è stata condivisa.
Nell’intervista, Le Tissier spiega di essere profondamente preoccupato per quanto sta accadendo nel mondo dello sport.
“Non ho mai visto niente di simile. Ho giocato per 17 anni. Non credo di aver visto una persona in 17 anni dover uscire dal campo di calcio con difficoltà respiratorie, stringendosi il petto per problemi cardiaci. L’anno scorso, è stato incredibile quante persone sono crollate, non solo calciatori ma sportivi in generale, tennisti, giocatori di cricket, giocatori di basket. E ad un certo punto, sicuramente occorre dire che questo non è giusto, deve essere indagato. “
È impossibile secondo Le God ignorare il numero di collassi sul campo che sono iniziati l’anno scorso e che sta riguardando gli atleti di tutte le discipline. Le Tissier dichiara di essere tutt’ora incredulo sul fatto che non sia stata ancora avviata dal governo nessuna indagine ufficiale in merito. Va anche precisato che, nell’intervista, l’ex calciatore non afferma mai con fermezza che ci troviamo di fronte a gravissimi effetti avversi causati dal vaccino. Se da un lato è stato lui stesso a lanciare questa ipotesi in diretta tv tempo fa, dall’altro ha più volte affermato che non è questo il punto della questione e la sua ipotesi può anche essere sbagliata.
Il vero nodo è un altro, lo stesso fatto presente da Mercola nel suo editoriale: il mancato interesse del governo per questo fenomeno.
Le Tissier parla infatti di un “massiccio abbandono del dovere” da parte della politica, puntando il dito contro tutti coloro che hanno ruoli istituzionali e che a suo parere stanno colpevolmente ignorando il problema.
“È disgustoso che possano starsene lì e non fare nulla per evitare l’aumento degli sportivi che stanno crollando sul campo di gioco. E non è solo quello che ho notato in questa stagione. Ancora una volta, nella mia carriera, non ricordo che una sola partita sia stata interrotta a causa di un’emergenza tra la folla, un’emergenza medica tra la folla …Vorrei che qualcuno lo esaminasse e andasse a ritroso nel tempo. Bene, aspetta un minuto, possiamo tornare indietro negli ultimi 15 o 20 anni e … diamo un’occhiata e vediamo quante volte è successo 10 anni fa e poi quante volte è successo nell’ultimo anno. Ho guardato un sacco di sport e un sacco di rapporti sul calcio, e non ho mai visto nulla di simile, la quantità di partite che sono state interrotte a causa di emergenze tra la folla”.
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Il primo giornale ad accorgersi che stava succedendo qualcosa di anomalo nel mondo dello sport era stato il quotidiano tedesco Berliner Zeitung con un articolo uscito a Novembre dello scorso. Un editoriale che raccontava di un aumento improvvisi dei problemi cardiaci tra gli atleti e in cui forniva anche una lista di tutte le morti e i problemi cardiaci accertate nello sport nell’ultimo anno. Un rapporto denominato “Sconcertanti malattie cardiache nel calcio“, che metteva in rilievo l’insorgere di un preoccupante fenomeno, interrogandosi sulle possibili cause. Curioso che qualche ora dopo la pubblicazione il quotidiano abbia deciso di aggiungere una rettifica a fondo pagina precisando che non era intenzione degli autori stabilire qualunque tipo di correlazione con la campagna vaccinale in corso nel mondo.
Curioso in quanto nell’articolo originale non c’era nessun riferimento ai vaccini.