Tutte le inchieste per pandemia colposa sono destinate all’archiviazione?

I morti nelle Rsa non hanno un responsabile, ma si poteva evitare la diffusione nel virus in quelle strutture? C’è o no un colpevole?

A ormai due anni dall’inizio della pandemia di Covid-19 che ha messo in ginocchio l’intero pianeta, continua in Italia l’indagine per stabilire eventuali responsabilità per i morti della prima fase del virus. Sebbene quasi tutte le inchieste siano state archiviate, rimane ancora in piedi l’ipotesi di epidemia colposa condotta dalla procura di Bergamo, guidata dal procuratore Antonio Chiappani, territorio tra i primi colpiti ma anche quello che ha pagato il prezzo maggiore in termini di vite umane.

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QUEI MORTI NELLE CASE DI RIPOSO

Sarebbe inaccettabile che le inchieste su case di riposo e ospedale venissero archiviate. In quelle settimane migliaia di persone hanno perso la vita, l’ipotesi ancora in piedi è quella di omicidio colposo. Difficile infatti portare avanti l’accusa, mossa allora, di epidemia colposa. Moltissime le archiviazioni dunque nelle varie Rsa dove i tassi di mortalità salirono all’impazzata. Tra queste anche quella sulla casa di cura milanese Pio Albergo Trivulzio. Secondo la magistratura infatti si tratto solo di una “sottovalutazione iniziale” del pericolo di contagio, i dirigenti della casa sono stati scagionati dai reati di omicidio colposo, epidemia colposa e violazione delle regole sulla sicurezza, tra loro anche  l’ex direttore generale, Giuseppe Calicchio.

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LE COLPE DELL’OMS

Le procure sono quindi sulla linea del “lavarsi le mani” dal dare responsabilità a infermieri e dirigenti sul dilagare del virus nelle strutture per anziani. Come evidenziato dal microbiologo Andrea Crisanti, i funzionari del ministero della Salute incaricati di svolgere le indagini, sono più orientati nel dare la colpa a una mancata comunicazione dell’OMS nel preparare il nostro Paese all’arrivo della pandemia. Secondo questa visione, praticamente tutte le indagini finirebbero per non avere un c0lpevole ed finire quindi nel dimenticatoio con tutta la scia di dolore che il Covid ha causato in quei luoghi.

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