Quarta dose di vaccino anti-Covid, il parere degli esperti: presto via libera da parte dell’Aifa, ma non per tutti. Nel frattempo, sono sei i Paesi che stanno già effettuando il nuovo richiamo.
L’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, il prossimo 25 febbraio terrà una riunione straordinaria della commissione tecnico scientifica, così da avviare l’esame per autorizzare la quarta dose ai soggetti fragili. L’ulteriore dose di richiamo per il vaccino anti Covid-19, infatti, non verrà offerta a tutti, dato che ancora non sussistono prove sufficienti su una raccomandazione valida per tutta la popolazione. Anche per quanto riguarda le persone immunodepresse, comunque, il parere è “in fase di definizione, si sta discutendo sulla tempistica ottimale”. A spiegarlo il direttore generale Nicola Magrini, che ha ulteriormente sottolineato: “Non c’è motivo di accelerare, i vaccini non scadono, anche se la risposta alle dosi precedenti non è stata ottimale”.
In ogni caso, l’esame dei dati sarà avviato la settimana prossima in seguito alla richiesta del Ministero della Salute. Già lo scorso 18 gennaio l’Ema aveva aperto a un nuovo richiamo per le persone con sistema immunitario gravemente indebolito, e che hanno ricevuto tutte e tre le dosi della vaccinazione primaria.
Quarta dose, via libera in sei Paesi
Obiettivo principale della quarta dose sarebbe quello di evitare un’eventuale quinta ondata di contagi e, conseguentemente, di contenere il numero di morti da Covid-19. In tal senso, l’Aifa è perciò intenzionata a prevederla per le persone fragili (“rari casi di immunodepressi per motivi genetici, farmacologici o infettivi, oppure i dializzati”), sebbene non possa essere esclusa del tutto, in futuro, un’eventuale dose di richiamo valida per tutta la popolazione.
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Il timore è infatti legato alle nuove varianti, e a loro diffondersi rapidamente. L’Oms, del resto, fa sapere che una possibilità del genere non è da escludere, e che già il prossimo autunno potremmo ritrovarci nella stessa situazione di emergenza recentemente superata. Per questo motivo viene ipotizzato un richiamo stagionale del vaccino, così da fornire una copertura prima dell’inverno.
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Sebbene in Italia è ancora necessario il via libera degli esperti, al momento sono sei i Paesi in tutto il mondo che hanno dato l’ok ufficiale alla quarta somministrazione. A muoversi per primo è stato Israele, che da tempo ha ormai avviato la procedura con quattro mesi di distanza dalla terza dose. Offerta inizialmente alla fetta di popolazione over 60, la campagna vaccinale di richiamo è stata poi aperta anche alle altre categorie. A seguire, poi, sono stati la Danimarca, gli Stati Uniti, l’Ungheria, la Spagna e la Germania. In particolare, l’Ungheria è il primo paese europeo a rendere disponibile la nuova dose booster a chiunque ne faccia richiesta.