La decisione riguarda gli studi su alcuni farmaci, tra cui i vaccini anti-Covid
L’emendamento, nello specifico, proroga l’entrata in vigore del divieto di sperimentazione sugli animali negli studi sugli xenotrapianti d’organo e sulle sostanze d’abuso. Una modifica, sostanzialmente, al Dl Milleproroghe. Una decisione importante, secondo chi ha lavorato alla modifica, per le sperimentazioni necessarie alla produzione dei vaccini anti-Covid e di farmaci utilizzati nelle chemioterapie, e per i pazienti in attesa da anni per un donatore compatibile al trapianto.
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Lega e Pd soddisfatti
Il deputato Pd Fausto Raciti si dichiara “Sorpreso del parere contrario del governo”, e aggiunge “Mi spiace che una battaglia giusta sia stata vinta dal Parlamento contro il governo. E’ una cosa assurda e spero sia l’occasione per rivedere la legge“. Raciti ricorda inoltre che la modifica approvata è fatta “nel nome della scienza e della Ue”, ricordando che questa scelta eviterà “il rischio di incappare in un’infrazione da parte di Bruxelles”.
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Soddisfazione anche nella Lega, dove la vicepresidente della commissione Affari sociali Rossana Boldi ha sottolineato come “Grazie all’ottimo lavoro della Lega al governo e dei colleghi nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera, è stato approvato l’emendamento su sperimentazione animale 4.74, a mia prima firma. I divieti di sperimentazione animale negli studi di xenotrapianti d’organo e sostanze d’abuso, infatti, non trovano riscontro nella direttiva europea sulla protezione degli animali e sono oggetto di una procedura d’infrazione a carico del nostro Paese. Con questo intervento, ottenuto con una maggioranza trasversale, viene scongiurata una proroga di soli sei mesi all’entrata in vigore di quei divieti ingiustificati, ponendo la scadenza al 1° luglio 2025: tempistica più adeguata alla ricerca di metodi alternativi idonei“.