Vaticano, perquisizioni per il fratello del cardinale Becciu e la sede della Spes

Vaticano, perquisizioni per il fratello del cardinale Becciu e la sede della Spes. I provvedimenti sono stati disposti dalla procura di Sassari. Nelle perquisizioni del 2021 nel mirino anche Diocesi e Caritas.

Secondo quanto viene reso noto dall‘Adnkronos, sarebbero al momento in corso alcune perquisizioni nei confronti di uno dei fratelli del cardinale Giovanni Angelo Becciu e della sede della Spes. I provvedimenti sono stati disposti dalla procura della repubblica di Sassari, e sono stati eseguiti dalle fiamme gialle. Tali provvedimenti, viene spiegato, pare non si allaccino al filone d’indagine dei promotori di giustizia vaticani. Sul cardinale Becciu, infatti, pende un procedimento penale del Vaticano “per più ipotesi di peculato, commesse in qualità di pubblico ufficiale vaticano, attraverso il trasferimento di fondi pubblici vaticani alla cooperativa sociale a responsabilità limitata Spes”.

Le perquisizioni dell’estate 2021, nel mirino anche Diocesi e Caritas

Si ricorda, in effetti, che già lo scorso giugno, in seguito alla richiesta di assistenza giudiziaria giunta dal Promotore di Giustizia del Vaticano, il Pm del tribunale di Roma Maria Teresa Gerace aveva disposto delle perquisizioni in Sardegna presso le sedi legali, amministrative ed operative della Spes, la cooperativa sociale legalmente rappresentata da Antonino Becciu, fratello del cardinale.

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“Letta l’informativa depositata in data 3.6.2021 dal Gicef del Nucleo Pef di Roma della Guardia di Finanza”, spiegava il Pm di Roma nel giugno scorso, risultava effettivamente “la sussistenza di rapporti economici tra tali soggetti, oltre ad una segnalazione di operazioni sospette relativa ai citati passaggi di denaro”. In tal senso si era provveduto ad “acquisire – come richiesto per rogatoria – tutta la documentazione contabile e fiscale relativa ai rapporti economici intervenuti nel periodo di interesse tra la cooperativa sociale a responsabilità limitata Spes e la Diocesi di Ozieri, essendo l’esame di tale documentazione indispensabile per la dimostrazione della sussistenza delle ipotesi di distrazione di fondi pubblici per le quali Becciu è attualmente indagato“.

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Ad ogni modo, l’intervento di perquisizione in corso oggi, disposto dai magistrati sardi, pare non sia direttamente collegato a quello mosso dai promotori di giustizia vaticani. A riferirlo, le fonti dell’Adnkronos.