Continuano gli sbarchi, nuovi naufragi nelle acque del Mediterraneo: domenica hanno perso la vita tre migranti. Il gommone è stato speronato da un peschereccio. Oltre 200 le persone arrivate sulle coste italiane.
Una domenica di sbarchi e naufragi quella di ieri, 13 febbraio. Con Papa Francesco che ha definito il Mar Mediterraneo “il grande cimitero“, sono stati tre i nuovi morti provocati dall’odisseico viaggio che i migranti affrontano per giungere sulle coste italiane. Secondo quanto si apprende, le vittime sarebbero finite tragicamente in mare a seguito di uno speronamento perpetrato da un peschereccio libico.
Concitati gli interventi effettuati ieri dalla Guardia di Finanza, con le operazioni di soccorso messe in atto in quel pezzo di mare tra la Libia e le coste siciliane e calabresi. Come viene riportato, un gommone con all’interno 21 migranti diretti a Lampedusa è stato speronato in acque internazionali da un peschereccio libico. A seguito dell’impatto, 5 persone sono finite in mare, due delle quali sono state tratte in salvo dagli stessi compagni di viaggio. Per gli altri tre migranti, invece, non c’è stato nulla da fare: le vittime sarebbero una donna somala e due uomini ivoriani.
A nulla sono valse le ricerche degli agenti della Capitaneria di porto e della Guardia di Finanza. I superstiti, tutti di origine africana e tra i quali si contano quattro donne, sono stati invece soccorsi da una motovedetta della Guardia costiera, e sono stati fatti sbarcare a Lampedusa. Il gruppetto, avrebbero spiegato, sarebbe partito nella giornata venerdì da Aboukammash, in Libia. Pare inoltre che lo speronamento del gommone, lungo quattro metri e mezzo, da parte del peschereccio libico sia in realtà frutto di un fatale incidente: l’imbarcazione dei migranti, infatti, avrebbe tentato maldestramente di virare verso il peschereccio per chiedere aiuto.
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Sempre nella stessa giornata di ieri, la Guardia costiera ha poi soccorso altri 62 migranti, tutti di origine egiziana, rimasti alla deriva a bordo di un barcone lungo 12 metri partito da Zuara (Libia). Altri 18 migranti (sudanesi, eritrei, bengalesi ed egiziani) sono stati invece soccorsi dalle Fiamme Gialle mentre viaggiavano a bordo di un barchino. Questi ultimi sono stati portati d’urgenza nell’hotspot di Lampedusa – centro dal quale, nel frattempo, erano stati trasferiti 171 migranti, ospitati ora sulla nave quarantena Splendid.
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E ancora, sono 122 migranti (principalmente afghani e siriani) soccorsi mentre erano a bordo di un peschereccio in avaria. Raggiunti dalla Guardia di Finanza al largo di Riace, in Calabria, i migranti sono stati tutti portati a Roccella, dove sono stati ospitati e sistemati in una tensostruttura nel porto, realizzata e gestita in sinergia da Croce Rossa e Protezione Civile proprio per gestire simili emergenze. Tra le 122 persone si contano anche diverse donne, bambini e minorenni non accompagnati.
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