Pasticcio sulla quarta dose: c’è chi l’ha già fatta, ma non c’era l’autorizzazione

Equivoco tra Regione Piemonte e Ministero della Salute: partite qualche giorno fa le quarte dosi per 58mila immunodepressi senza ok di Aifa.

Per ora è stato tutto sospeso. Bloccata in Piemonte la somministrazione della quarta dose di vaccino anti Covid per i pazienti a rischio, partita nei giorni scorsi quando alcuni pazienti immunodepressi erano stati convocati per l’inoculazione di quella che per soggetti fragili e a rischio costituisce di fatto la dose booster.

Ieri la Regione aveva annunciato la partenza ufficiale delle somministrazioni a 58 mila piemontesi immunodepressi che quattro mesi fa avevano ricevuto la terza dose, definita “addizionale”. Tuttavia, nel momento in cui la Regione informava i pazienti che avrebbero ricevuto la convocazione dagli ospedali dove sono in cura, il ministero spiegava che non c’era alcun via libera alla somministrazione: “Quel percorso vaccinale sarà valido solo dopo l’approvazione da parte dell’Aifa”, si faceva sapere a Torino.

Qui pro quo e parte la quarta dose per gli immunodepressi

Il maxi hub del Valentino (Torino) dove sono state somministrate le quarte dosi – Meteoweek

La decisione di avviare le somministrazioni di quarte dosi era arrivata dopo una richiesta di chiarimento inviata il 9 gennaio dalla Regione Piemonte. La risposta del ministero della Salute è arrivata il 21 gennaio e citava la circolare 41416- 14 del settembre 2021: “I soggetti che rientrano nelle categoria specificate nella predetta circolare, a distanza minima di 28 giorni dalla seconda dose, ricevono una dose addizionale e tale schedula, ovviamente solo per i soggetti a rischio, si configura come ciclo primario”. Perciò, continuava la comunicazione del ministero, “per tali soggetti è indicata anche la successiva somministrazione di una dose di richiamo a distanza di almeno 120 giorni dal completamento del ciclo primario, ovvero dalla dose addizionale”.

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C’è stato un malinteso, hanno spiegato ieri dal ministero: “Si è trattato di uno scambio informale fra due tecnici. Si ribadiva quali categorie di immunocompromessi sarebbero interessate al booster. Ma non si riferiva alla quarta dose”. Dopo un veloce giro di chiamate e esortazioni alle aziende di sospendere, la macchina vaccinale per gli immunodepressi si è stoppata in attesa della autorizzazione ufficiale che dovrà arrivare dall’Aifa.

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Intanto, però, ad alcuni pazienti è già stata inoculata la quarta dose. La Regione aveva ricevuto l’atteso chiarimento atteso e qualche azienda, ricevuta la comunicazione da parte della Regione, ha iniziato a convocare i pazienti: trapiantati, soggetti in terapia oncologica. Cinque giorni fa un gruppo di immunodepressi ha ricevuto la quarta dose di vaccino all’hub del Valentino. Lo conferma il direttore generale della Città della Salute Giovanni la Valle: “Era arrivata la comunicazione i medici che sapevano di avere pazienti che avevano fatto la dose addizionale mesi fa li hanno chiamati. Tutti d’accordo di poter essere protetti. Ora ovviamente abbiamo sospeso tutto”.

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