Mattia Rossi, il 30enne travolto e ucciso mentre attraversava la strada. Il racconto dell’amico

A raccontare il terribile incidente in cui ha perso la vita Mattia Rossi è un amico che quella sera era con lui. L’autista della Smart è risultato positivo ai due alcol test fatti dopo che le Forze dell’Ordine lo hanno fermato. Il 41enne è stato arrestato. 

Mattia Rossi – Meteoweek

È il 9 Febbraio quando Mattia Rossi, 30 anni, viene falciato via da una Smart alla cui guida vi era un 41enne ubriaco. Insieme a Mattia c’era anche un amico che ha racconto al quotidiano Il Corriere della Sera il tragico incidente.

«Ho visto il suo corpo in aria»

Mattia stava attraversando l’incontro del Malcantone, a Monza, quando Massimo Commisso alla guida della sua Smart lo ha investito e ucciso. «Mi sono girato e ho visto il corpo di Mattia in aria» racconta l’amico che quella sera camminava al suo fianco. Uno schianto violentissimo: il corpo di Mattia, infatti, ha sfondato il parabrezza ed è stato poi sbalzato a distanza di metri.

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Mattia è stato immediatamente trasportato in condizioni critiche all’Ospedale San Gerardo: i dottori hanno tentato il tutto per tutto per salvarlo, ma senza successo. Le ferite riportate erano troppo gravi e Mattia Rossi è deceduto poco dopo.

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L’arresto

Nel frattempo, la Smart ha continuato la sua folle corsa tra le strade di Brugherio. Le Forze dell’Ordine, dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti e aver informato la centrale operativa, hanno fermato l’auto e sottoposto Massimo Commisso a due alcol test risultati entrambi positivi. Commisso che era già noto alle autorità per una denuncia per guida in stato di ebbrezza nel 2004. Il 41enne è stato arrestato e dovrà rispondere di omicidio stradale e omissione di soccorso. Sulla vicenda è intervenuta anche l’Associazione Vittime della Strada che ha chiesto il massimo della pena: 12 anni di carcere e il ritiro della patente a vita.

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